Quella dello scorso anno dalle parti di Cleveland è stata una stagione di transizione per Kevin Love. L'ex stella di Minnesota è stato oggetto di discussioni e contro-discussioni sugli aspetti più variegati: dal suo fisico al rapporto con Coach Blatt, a quello con LeBron James. Il figlio di Akron è infatti tornato a casa trovando le mani caldissime di Kyrie Irving. Così, l'ingaggio di Kevin Love la scorsa estate è sembrato il culmine del progetto Cavs: la formazione di una sorta di "Big Three" con James che, dopo Bosh e Wade , sarebbe stato chiamato a spartire la scena proprio con Love ed Irving.
Che le cose non siano andate come sperato dal front office di Cleveland è chiaro a tutti, ma in questi giorni ulteriori retroscena sono stati svelati da Jason Lloyd dell'Akron Beacon Journal, che dopo oltre un anno è tornato sul rapporto James-Love.
"La verità è che parte della frustrazione di James in quel periodo era dovuta alla scarsa condizione fisica di Love. Non ha lavorato abbastanza la scorsa estate e arrivato in Ohio non era il giocatore che si immaginavano. Per tutta la stagione ha avuto male alla schiena e problemi alle gambe, e in generale tanti piccoli fastidi." Queste, secondo Lloyd, le cause che hanno spinto il Prescelto a concentrarsi offensivamente più su Irving che sull'ex Timberwolves.
Poi sono arrivati i Playoffs, con lo stesso Love fuori dopo gara-4 della prima serie: scontro con Olynnyk, spalla sinistra lussata e stagione finita. Nelle Finals, complice il K.O. al ginocchio di Kyrie Irving, James è stato letteralmente un uomo solo al comando a combattere gli invincibili Golden State Warriors. Così, in estate tutto sembrava vertere verso un secco addio del Beach Boy, diventato free-agent. E invece no. Kevin Love ha messo la firma su un quinquennale da -udite udite - 110 milioni di dollari, targato Cavs. Il sereno pare essere tornato anche con LeBron. Altro retroscena offerto da Lloyd: "Love andò ad incontrare James a Los Angeles, e portò un messaggio ben preciso: avrebbe voluto più peso in attacco, ma senza ultimatum. In ogni caso infatti era deciso ad accettare l'offerta massima proposta dai Cavaliers. James ascoltò e gli diede ragione, acconsentendo alla richiesta. Dopodiché Love passò l'estate ad allenarsi per far guarire la spalla operata, in Utah, a Park City. Al training camp è arrivato in forma grandiosa, e lo sta dimostrando in questo inizio di stagione."
Ulteriore conferma sulla natura dell'incontro è arrivata dallo stesso numero 0: "Più che altro volevo vedere cosa pensasse della strada da intraprendere dalla franchigia, e degli obiettivi da raggiungere. Era sempre un 'noi', 'di noi', 'per noi'. Non è mai stato una specie di 'devi dirmi questo'. Mai"
In questo avvio di campionato Love è stato importantissimo, anche a fronte della mancanza di Irving e Iman Shumpert, entrambi ai box per infortunio. Il prodotto di UCLA sembra essere tornato su medie accettabili (17 punti, 11 rimbalzi) pur mancando ancora di continuità dal campo (41.1%, 32.3% da tre). Ma fonti molto vicine al giocatore sembrano dare ancora margini di miglioramento alla sua spalla, in condizioni buone ma non eccellenti. Chissà che l'arma in più dei Cavs non possa essere proprio quello con lo zero.