I San Antonio Spurs hanno ottenuto un grande risultato nel weekend. I ventotto punti di scarto rifilati ai Brooklyn Nets sono certamente una iniezione di fiducia molto forte per i ragazzi di coach Gregg Popovych, in particolare per un LaMarcus Aldridge che ha messo a segno la prima doppia doppia della sua avventura in Texas. Tuttavia, l'ex giocatore dei Portland Trail Blazers ha ammesso di non essere ancora definitivamente a proprio agio con gli schemi della squadra campione NBA del 2014.
"Non sono la stessa persona che avete imparato a conoscere a Portland - ha dichiarato Aldridge al termine della gara contro i Nets - . Sto imparando a cambiare volto sul piano offensivo, e non sono ancora riuscito a farlo del tutto. Sto lavorando soprattutto sul fatto di far muovere sempre bene la palla, è una cosa che sta sempre nella mia testa. Per fortuna la stagione è ancora all'inizio, ho ancora molto tempo davanti a me, anche se ci sto lavorando duramente già da qualche giorno".
Queste sono le dichiarazioni di un grande giocatore, che vuol diventare ancor più forte assieme ai suoi compagni, provando ad entrare sempre più a proprio agio con una realtà completamente nuova, soprattutto sul piano del gioco corale, che è la componente più importante del mondo Spurs. Sulle spalle di Aldridge pesa soprattutto il contratto quadriennale da 80 milioni di dollari, da lui firmato in estate per legarsi a San Antonio. Eppure, i primi grandi miglioramenti si sono visti proprio contro i Nets: grande presenza a rimbalzo, punti messi a segno soprattutto con dei tap-in e soprattutto conclusioni rifiutate per far posto a un passaggio in più: una cosa, quest'ultima, che raramente accadeva quando LaMarcus indossava la casacca dei Trail Blazers.
"Sono sempre stato il giocatore più importante, il pallone lo avevo in mano io per la maggior parte del tempo - prosegue Aldridge - . Ora sto provando ad entrare di più nel vivo del gioco, sto imparando a prendere solo tiri ottimi e ad alta percentuale, preferendo passare la palla. Sono venuto a San Antonio per vincere, e per farlo devo essere efficiente al 100% sia in difesa che in attacco. Con il passare delle partite le cose andranno meglio per me, con l'aumento dell'aggressività e della condizione fisica".