Sulle maglie dei Golden State Warriors da quest'anno c'è un bersaglio, ben visibile e noto a tutto il mondo Nba. E' quello di chi ha vinto 67 partite di stagione regolare, eliminato New Orleans Pelicans, Memphis Grizzlies e Houston Rockets ad Ovest, prima di trionfare in finale contro i Cleveland Cavs di LeBron James. In molti, tra addetti ai lavori e analisti Nba, hanno nelle ultime settimane mostrato perplessità sulle chances dei campioni in carica di bissare il successo dello scorso anno con un repeat che sarebbe storico.
Sarebbe infatti svanito l'effetto sorpresa del nuovo gioco di Steve Kerr e dei suoi ragazzi, le difese avversarie avrebbero già pronte le contromisure da adottare su Curry e Thompson, insomma l'exploit sulle rive della Baia non sarebbe facilmente replicabile. Per questi e altri motivi con la nuova stagione Nba pronta a partire da domani notte, la caccia ai Warriors si farà più serrata che mai, con un nutrito gruppo di contenders a sognare il Larry O'Brien Trophy. Ma mentre nella Eastern Conference il panorama non sembra cambiato più di tanto, con i soli Miami Heat realmente rinnovati e nuovamente pericolosi nella corsa ai playoff, ad Ovest sono diverse le franchigie che puntano decise al titolo 2016, obiettivo dichiarato di tanti campioni cui manca proprio il successo finale per coronare anni di carriera ad altissimi livelli. E' il caso dei Los Angeles Clippers di coach Rivers, attesi a una stagione in cui gli alibi sembrano davvero finiti, dopo il mercato estivo e una nuova profondità della panchina. Ed è anche la situazione in cui si trovano gli Oklahoma City Thunder - forse la minaccia più concreta al trono dei Warriors - che riabbracciano Kevin Durant, all'ultimo anno di contratto con la franchigia che lo ha reso grande (e viceversa). Senza dimenticare i San Antonio Spurs, un evergreen che non passa mai di moda, e che ha aggiunto alcune novità allo spartito classico e tradizionale di casa Popovich.
La regular season versione occidentale sarà una lunga cavalcata per assicurarsi le migliori posizioni in griglia per la partenza dei playoff, che l'anno scorso videro gli Houston Rockets giungere sino in finale dopo aver fatto fuori Dallas e Clippers. In una corsa che durerà 82 partite, sono ancora i Warriors a rimanere favoriti per il primo posto nella Western Conference, anche se dovranno guardarsi le spalle dai Thunder e dagli stessi Clips, al momento pronosticabili più continui rispetto agli Spurs dei vari Ginobili, Duncan e Parker, cui Popovich concederà di tanto in tanto un po' di riposo in quei back-to-back ritenuti troppo dispendiosi. Molto diversa sarà - come di consuetudine - la competizione ai playoff, dove accoppiamenti favorevoli e momenti di condizione faranno ancora una volta la differenza. L'Ovest rimane dunque apertissimo, con i giovani Warriors braccati da una banda di inseguitori affamati e guizzanti, mentre ad Est non si può per non dare per favoriti i Cleveland Cavs di Mr. LeBron James, una spanna sopra Bulls, Heat, Hawks e Wizards nei pronostici della vigilia.
Se, come si sostiene spesso nel mondo dello sport, il difficile non è vincere, ma ripetersi ad alti livelli, sarà questa una stagione chiave per i campioni dei Golden State Warriors, attesi al varco della riconferma in una lega che ha visto molte delle sue franchigie più rappresentative rinforzarsi sul mercato dei free agents.