Non è mai facile il primo anno in Nba, soprattutto se vieni da una grande stagione al college: imparerà a saperne qualcosa Sam Dekker, rookie degli Houston Rockets scelto con la diciottesima chiamata allo scorso draft. Classe 1994, lo scorso anno è stato uno dei migliori giocatore in Ncaa, portando i suoi Wisconsin Badgers fino alla finalissima, perdendola però contro una sontuosa Duke e formando, insieme a Frank Kaminsky, una coppia di lunghi scintillante.
Sono passate poche settimane dall'inizio del training camp e nelle prime quattro uscite di pre-season il lungo del Winsconsin ha realizzato 6.75 punti di media con un massimo di 12 punti contro i Dallas Mavericks. La prima uscita era stato però un po' timida per lui, con soli 3 punti in 25 minuti contro Memphis: da allora è stato un crescendo con la fiducia della squadra sempre più tangibile di partita in partita.
Coach Kevin McHale ha speso belle parole su di lui, affermando che "Sam deve solo prendere un po' di fiducia con il tempo. Se arrivi in una squadra che vuole vincere, per un rookie è difficile giocare, dato il gran numero di giochi da metabolizzare. Penso che Sam possa avere la possibilità di essere per noi un giocatore versatile. Deve solo bagnarsi i piedi e capire come funziona la NBA e per lui andrà tutto bene. "
Lo stesso Dekker si è espresso sulle sue prime partite: "mi sentivo come se fossi finalmente immerso in tutto ciò che stavamo facendo, la fiducia sta crescendo." Ha aggiunto poi che "è bello giocare contro i veterani, e questi ragazzi sanno bene che si possono cogliere i frutti solo con il duro lavoro; come rookie so che mi sto apprestando ad una stagione di momenti di difficoltà e di sacrifici. Ma abbiamo un ottimo gruppo di ragazzi che mi hanno davvero aiutato lungo il cammino iniziale".