Seconda giornata di campionato, ma già una domenica che vale come prova di maturità per la Betaland Capo d'Orlando, che dopo la bella vittoria all'esordio contro Cantù al PalaFantozzi, sbarca nella laguna per affrontare la Umana Reyer Venezia. Il palasport di Taliercio è pronto a ospitare una delle gare più interessanti dell'intero weekend di basket in Italia.
La compagine guidata da Charlie Recalcati ha sfiorato la finale di Supercoppa, mancata solo grazie alla rimonta di Milano nel finale, per poi perdere nella gara inaugurale di questo campionato, con la Virtus Bologna che ha avuto la meglio sempre nella volata finale. In ogni caso, la Umana Reyer torna a giocare davanti ai propri tifosi per rompere il ghiaccio e dimostrare di essere ancora una delle squadre più forti del campionato, grazie anche al lavoro fatto in estate dalla dirigenza, che ha provato a confermare il più possibile il gruppo dell'anno scorso, incorporando dei valori importanti nelle rotazioni. Sono soprattutto Phil Goss e Hrvoje Antic gli elementi di uno zoccolo duro che vede anche valide alternative in panchina come Viggiano, Ortner e soprattutto Ress, un vecchietto dalla grande intelligenza cestistica e dall'inesauribile grinta. Il tutto condito dai nuovi arrivati, in particolare gli americani Josh Owens e Mike Green, già visto in Italia con le casacche di Cantù e Varese, oltre all'esperienza e alla mano calda dalla lunga distanza di Michael Bramos, pronto al riscatto dopo aver perso tutta la scorsa stagione per infortunio. Lo starting five: Green, Goss, Bramos, Peric e Owens.
I ragazzi di coach Giulio Griccioli approdano in quel di Venezia senza nulla da perdere, avendo iniziato la stagione nel migliore dei modi e trovandosi di fronte una delle squadre più attrezzate per arrivare fino in fondo a questo campionato. Ancora fuori causa Stojanovic, che nel corso della settimana ha fatto allenamenti differenziati assieme ai due georgiani Metreveli e Babilodze, il resto della squadra vive con grande attesa la sfida contro i ragazzi di Charlie Recalcati, forte dei primi due punti già messi in cascina in vista di un cammino che ha come obiettivo finale la salvezza tranquilla da conquistare con anticipo, e con il sogno di avvicinarsi il più possibile a un posto nei playoff. Pochi dubbi su quello che dovrebbe essere lo starting five in casa Orlandina: Ilievski in cabina di regia, il match-winner di domenica scorsa Perl e l'esperto Jasaitis a completare il terzetto di esterni, mentre il pitturato resta di proprietà degli americani Bowers e Oriakhi, che promettono scintille sotto canestro. Dalla panchina, poi, escono elementi di sicuro interesse come i veterani Basile e Nicevic e i giovanissimi Ihring e Laquintana.