Una delle operazioni di mercato più improbabili di questa sessione estiva della pallacanestro Nba si è conclusa ieri, con Metta World Peace che torna ai Los Angeles Lakers per un anno. A darne notizia ufficiale è stata ieri proprio la franchigia gialloviola, che ha comunicato di aver sottoscritto un contratto annuale per assicurarsi le prestazioni dell'ex Ron Artest. L'ingaggio si aggirerebbe intorno al milione e mezzo di dollari, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di Yahoo Sports.

Il ritorno di World Peace ai Lakers (dove ha vinto un titolo nel 2010) ha già infiammato i dibattiti sul contributo che il trentacinquenne ex Cantù potrà fornire alla causa angelina. In un roster in cui Kobe Bryant verrà spesso spostato nella posizione di ala piccola, gli spazi per Metta potrebbero ridursi drasticamente. Ma di questi problemi d'abbondanza sembra non curarsi Mitch Kupchak, general manager dei gialloviola, e in ottimi rapporti con l'ex Ron Artest, considerato al momento in casa Lakers una risorsa per la crescita dei giovani e per il lavoro da svolgere nella metà campo difensiva. Stando a quanto riportato da Mike Trudell del Lakers Reporter, World Peace avrebbe già avuto modo di allenarsi con i suoi nuovi compagni di squadra, in particolare con i meno esperti Julius Randle, Jordan Clarkson, Larry Nance Jr e D'Angelo Russell, calandosi immediatamente nel nuovo ambiente di El Segundo, per questa sua avventura 2.0 a Los Angeles, California.

Tra le giovani leve dei gialloviola, uno dei più discussi alla vigilia della nuova stagione è certamente Jordan Clarkson. Il ventitreenne da University of Missouri si è ritagliato l'anno scorso uno spazio interessante nel ruolo di playmaker (al punto da essere paragonato addirittura a Russell Westbrook), spazio che si restringerà notevolmente in virtù della pesca al Draft di D'Angelo Russell, altra point guard su cui i Lakers puntano tantissimo. Ecco dunque l'idea del suo dirottamento verso la posizione di shooting guard, con Kobe Bryant da ala piccola, in attesa di segnali di totale recupero da parte dello sfortunato Randle. La concorrenza non sembra spaventare Clarkson, reduce da un'estate di lavoro intenso, dal punto di vista atletico e tecnico: "Mi sono allenato duramente per migliorare il mio tiro in sospensione - le parole del giovane numero sei dei gialloviola riportate da Bleacher Report - ma anche per rendere più incisive le penetrazioni al ferro. Sento di star diventando un tiratore, ho imparato che l'equilibrio del corpo durante l'esecuzione è fondamentale. La nostra squadra andrà ancora assemblata sul campo, ma sulla carta abbiamo giocatori di ottimo valore".

Clarkson, il cui contratto da rookie scadrà a giugno 2016, vuole concentrarsi solo sul presente: "Mi interessa esclusivamente vincere, e fare il massimo per cercare di arrivare al successo di squadra. Con tutte quelle sconfitte l'anno scorso non è stato certo divertente per noi, quindi l'obiettivo è adesso quello di vincere molte partite in più. Ogni altra questione, contrattuale e di mercato, fa parte del futuro. Dopo quest'estate mi sento un giocatore migliore, e non vedo l'ora che cominci la stagione ufficiale".