L'indiscrezione relativa al possibile ritorno di Metta World Peace ai Lakers - lanciata dagli States poche settimane fa - aveva aperto un acceso dibattito tra fan e addetti ai lavori sull'inserimento dell'ex Ron Artest, ormai trentacinquenne, nel roster del nuovo corso dei gialloviola, profondamente modificato durante quest'ultima estate con gli arrivi di D'Angelo Russell, Lou Williams, Brandon Bass, Roy Hibbert e con il recupero di Julius Randle. Secondo quanto riferito da Adrian Wojnarowski per Yahoo Sports, Metta avrebbe già sostenuto degli allenamenti individuali (i cosiddetti workout) a El Segundo, facility dei Lakers, mentre si starebbe continuando a trattare insieme a Mitch Kupchak per un ingaggio annuale.

Ed è anche sul general manager della L.A. gialloviola che World Peace si è soffermato attraverso le sue ultime dichiarazioni, rese note da Mitch Abramson del New York Daily News: "Sono pronto per qualsiasi scenario - le parole del vecchio Ron - io e Kupchak siamo in ottimi rapporti ma non abbiamo parlato di un mio eventuale ritorno ai Lakers. D'altronde sento Mitch per discutere anche di altre cose. Ho davvero un buon rapporto con lui, e di certo non cambierà nulla tra di noi anche se non dovessi tornare ai Lakers".

Metta risponde poi indirettamente anche a chi aveva sostenuto che le sue attuali condizioni di forma non gli avrebbero consentito di tornare a giocare nell'Nba: "Mi sto allenando, sono ancora una delle migliori ale piccole del mondo. So che a causa degli alti e bassi che ho avuto in carriera molti dirigenti si fanno delle domande su di me, si chiedono se riuscirò a tornare in forma, se sarò in grado di integrarmi con i rookie e se potrò ancora giocare ad alti livelli. Ma tutti questi interrogativi sono inutili, perchè sono ancora al top nel mio ruolo. L'unica domanda è se riuscirò a trovare un team che mi dia la possibilità di tornare a lavorare in gruppo e a giocare. Tutto questo è stimolante, ed è il motivo per cui mi alleno ancora".

Il messaggio è - nella miglior tradizione dell'ex Ron Artest - forte e diretto: se i Lakers stanno riflettendo sull'opportunità di riportarlo allo Staples Center, sappiano che lui è in gran forma, convinto di poter aiutare la squadra con la sua esperienza e - ipse dixit - le sue doti da grandissima ala piccola. Sempre stando a quanto scritto da Wojnarowski, all'interno della franchigia gialloviola ci sarebbero però delle riserve tra alcuni componenti della dirigenza sull'ingaggio di World Peace, considerato poco compatibile con la nuova versione dei Lakers pronta a partire.