La NBA volta pagina, e finalmente verrebbe da dire. La polemica della scorsa stagione che si scatenò a seguito del posizionamento finale dei Portland Trail Blazers davanti a squadre con il record decisamente migliore è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e costretto il commissioner Adam Silver a prendere una decisione definitiva in tal senso. La svolta è di quelle epocali che segneranno definitivamente il calendario e la stagione regolare: ai playoff, per ogni conference, andranno le otto squadre con il record migliore. Niente più posto garantito, in classifica così come nella post season dunque, per chi ottiene la vittoria della propria division.
Questa la miglioria più sostanziale, mentre a margine, decretata anche un'altra modifica: in caso di chiusura di regular season con lo stesso record, ora, gli scontri diretti ora diventano il primo criterio di selezione, e in caso di ulteriore parità verrà premiata l'eventuale vittoria di una division.
Questo quanto apparso sul sito ufficiale della National Basketball Association: "The NBA will now seed playoff teams solely by their record, throwing out the top-four protection for teams who win their divisions. The expected change was unanimously approved Tuesday by the league's Board of Governors. Teams in each conference will be seeded from one to eight by their won-loss record. Previously, division winners were guaranteed no worse than the No. 4 seed, a rule that became heavily criticized last season when Portland ended up No. 4 in the powerful Western Conference despite the sixth-best record in the conference. The league also changed the tiebreaker procedures, making head-to-head results the first tiebreaker for seeding and home-court advantage, and whether a team won its division second. A division winner previously got the home-court advantage if it met a team with the same record in the playoffs".