Il countdown è ormai prossimo alla conclusione. La Nazionale italiana di basket è pronta per il debutto a Eurobasket 2015. Si gioca domani sera a Berlino contro la Turchia, una delle cinque avversarie degli azzurri nell'ostico girone B,  e una vittoria consentirebbe alla compagine di Simone Pianigiani di partire con il piede giusto nella rassegna continentale, che quest'anno sarà itinerante visto che toccherà quattro città di altrettante nazioni.

Ad inaugurare la consueta conferenza stampa, con cui la Nazionale si è congedata dal Paese, ci ha pensato il presidente federale Gianni Petrucci: “Dopo più di quaranta giorni finalmente si parte. Ogni manifestazione per me, dopo molti anni di militanza, ha un significato particolare. Questa ha il significato di chi vuole e deve arrivare. Negli scorsi anni si parlava della Nazionale come di un optional e noi oggi siamo contenti di averla riportata al centro dell’attenzione. Molti pensavano, in inverno, che i ragazzi della NBA non sarebbero stati con noi in estate; sono qui e con la squadra al completo sono compatti, a cominciare dal nostro capitano Gigi Datome. Abbiamo un allenatore che ci ha riportato nelle prime otto posizioni in Europa, e non dimentichiamoci da dove siamo partiti. Ritengo in coscienza che la Federazione abbia fatto tutto ciò che era nelle umane possibilità per mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili. Il nostro è un girone di ferro, lo sappiamo, ma sappiamo anche che possiamo vincere contro tutti. Negli occhi di tutti i ragazzi vedo convinzione e come ho avuto modo di dire già nel recente passato, abbiamo tutti giocatori che possono essere titolari in molte squadre top in Europa. Perché non sognare? Oggi questa è la mia squadra, il mio amore. Non sono un Presidente facile perché punto sempre al massimo”.

Dopodichè sono arrivate le dichiarazioni di Simone Pianigiani, il quale ha dato seguito alle parole spese dal numero uno della FIP: “A differenza del Presidente e dei giocatori avrei voluto qualche giorno in più per prepararci ancora meglio. Confermo ciò che ha detto il Petrucci, ovvero che la Federazione ha messo intorno alla squadra uno staff di primissimo ordine. I ragazzi in questo periodo di preparazione hanno faticato davvero molto in campo e anche fuori con dell’extra lavoro per accorciare il tempo prima dell’esordio contro la Turchia. In questi anni di esperienza con la Nazionale ho imparato che non c’è il tempo per ‘spaccare il capello’. Bisogna essere pronti sui concetti generali e cogliere insieme l’attimo dal punto di vista mentale e fisico per cinque partite in sei giorni e oltre. Storicamente mi sono sempre fidato dei miei giocatori. Oggi loro mi dicono di essere pronti e io mi fido. Sono carico e pronto per cominciare”.

Non potevano mancare le dichiarazioni del capitano azzurro Gigi Datome, dalle quali trapela grande voglia di giocare e misurarsi con i giocatori più forti del Continente: “Penso di interpretare il pensiero di tutta la squadra quando dico che siamo impazienti di cominciare. Sappiamo che ci sono grandi aspettative intorno a noi ma fortunatamente quando scenderemo in campo avremo tante cose a cui pensare. Durante il pre-Europeo abbiamo mostrato cose buone e meno buone ma nessuna squadra è perfetta e ora vogliamo far vedere il meglio di noi. Questo è un Europeo che noi giocatori abbiamo segnato sul calendario delle nostre carriere”.