Uno dei talenti più precoci della storia della pallacanestro italiana, capitano e miglior giocatore delle finali dell’Olimpia Milano campione d’Italia del 2014, miglior marcatore degli azzurri durante l’ultima edizione degli Europei (Eurobasket 2013): Alessandro Gentile, guardia di 201 cm, al secondo appuntamento continentale con la nazionale, è tutto questo e, in un contesto di squadra con ambizioni da titolo, può essere la vera e propria ciliegina sulla torta.
Con Hezonja, Saric e Bogdanovic sarà uno dei giovani più osservati della competizione, soprattutto dagli scout NBA, che già si sono assicurati i diritti su tutti questi quattro giovani cestisti, considerati l’elite della scuola europea, che si conferma una delle più apprezzate dal mondo del professionismo americano. Se Hezonja è prossimo a giocare al di là dell’oceano già dalla prossima stagione e Saric ha affermato che lo farà in quella successiva, Bogdanovic e Gentile, entrambi classe ’92, nonostante le scelte di Phoenix Suns e Houston Rockets, non faranno il ‘grande salto’ a breve, convinti che la miglior cosa per le loro giovani carriere sia quella di maturare e vincere qualcosa in Europa prima di andare a confrontarsi con i migliori atleti del pianeta.
Pro – Gentile, che, secondo le indicazioni fornite dalle prime amichevoli degli azzurri, dovrebbe essere sulla carta il ‘terzo violino’ della squadra di Simone Pianigiani, porta in dote con sè un vasto repertorio offensivo, in cui spiccano la grande capacità di penetrazione e la facilità di giocare in post basso, situazione in cui, grazie alla sua stazza, può creare gravi danni alle difese avversarie. A ciò vanno aggiunti un buon tiro da fuori (ancora un po’ incostante, ma in continua crescita) e una grandissima abilità nel leggere le situazioni offensive, in cui spesso si fa notare per la facilità di creare pericoli con dei passaggi di rara bellezza, l’altra specialità di casa Gentile.
Contro – Se può esserci un difetto in ‘Gentilino’ quello è di sicuro l’emotività, la mancanza di concentrazione che a volte viene fuori dopo qualche protesta di troppo con gli arbitri. Se il figlio del grande Nando, però, riuscirà a incanalare la rabbia che sente in quelle situazioni nel modo giusto questo fattore potrebbe addirittura costituire un’arma in più per il numero 5 della nostra nazionale, facendolo diventare una delle stelle incontrastate della rassegna continentale.
Difesa – Buon difensore, ha sia la velocità che il fisico per limitare giocatori del calibro di Bogdanovic, Fernandez, Llull e Guler, tutta gente con cui dovrà giocarsi l’uno contro uno su entrambi i lati del campo.
Il Ruolo – Gentile con ogni probabilità sarà la guardia titolare, con Belinelli che partirà da ala piccola. Come accennato prima, in attacco dovrebbe essere la terza opzione, dietro il nuovo giocatore dei Kings e Danilo Gallinari, ma non è detto che non possa scalare le gerarchie offensive di Pianigiani, come fatto nel corso di EuroBasket 2013, quando, partendo dalla panchina, si è imposto come miglior marcatore della spedizione azzurra.