Dopo aver optato per liberarsi dal vincolo contrattuale che lo legava ai Cleveland Cavs, JR Smith ha ieri annunciato sul suo profilo Instagram di aver stipulato un nuovo contratto con la franchigia dell'Ohio per le prossime due stagioni. Secondo quanto riportato da Chris Haynes del Cleveland Plain Dealer, si tratterebbe di un biennale da dieci milioni di dollari complessivi, con player option esercitabile al termine dell'annata agonistica 2015-2016.

Il general manager dei Cavs David Griffin aggiunge dunque un altro tassello alla sua opera di ricomposizione del mosaico tecnico della franchigia. Dopo aver raggiunto un accordo con LeBron James e Kevin Love (oltre all'aussie Matthew Dellavedova), il frontoffice di Cleveland ha infine optato per ingaggiare nuovamente Smith, giocatore di talento purissimo ma da sempre discontinuo, sul conto del quale si erano addensati vari dubbi dopo le prestazioni offerte durante le ultime Nba Finals. Proprio LBJ ha accolto JR con parole di bentornato postate sul proprio profilo Twitter.

Se Smith sia realmente giocatore capace di inserirsi con maggior incisività negli schemi di coach Blatt è attualmente ancora argomento oggetto di discussione: ottimo tiratore e in generale attaccante sopra la media, il ventinovenne ex New York Knicks ha più volte in pessato ecceduto in personalismi e amnesie difensive. La sensazione è che - come nella scorsa stagione - il suo compito principale sarà quello di uscire dalla panchina per produrre punti in pochi minuti di gioco, mentre nei momenti in cui sarà in campo con LeBron dovrà spaziarsi sul perimetro in attesa degli scarichi del Prescelto. A Cleveland sono ovviamente consapevoli di pregi e difetti di Smith, e la scelta di puntare ancora su di lui è probabilmente dovuta all'assenza di valide alternative sul mercato e alla conoscenza dell'ambiente e della franchigia.

E' stato proprio JR ad annunciare per primo il suo ritorno a Cleveland tramite il proprio account Instagram: "Sono molto felice di poter finalmente confermare che giocherò ancora per i Cavs. E' stata un'estate davvero lunga, ma l'attesa è stata ora ripagata. Quando ho deciso di uscire dal mio contratto, l'ho fatto per capire quale fossero le prospettive del panorama Nba e quale fosse il posto giusto per me. Anche Cleveland aveva bisogno di comprendere in che modo allestire una roster competitivo per il titolo. Piuttosto che firmare un maxicontratto pluriennale da qualche altra parte, ho scelto di tornare in questa incredibile franchigia per aiutarla a raggiungere l'ultimo obiettivo, vale a dire il titolo Nba".

A questo punto alla Quicken Loans Arena è atteso solo il ritorno di Tristan Thompson per ricostituire il gruppo della seconda metà della scorsa stagione. Il lungo canadese e la dirigenza dei Cavs sono ancora distanti nel raggiungimento di un'intesa per il rinnovo del contratto. Griffin non sembra essere disposto a offrire a Thompson il maxicontratto richiesto (90 milioni di dollari per cinque anni), anche se sono in molti a scommettere che alla fine, anche in virtù delle pressioni esercitate da LeBron James, entrambe le parti potrebbero trovare un accordo prima della fine del mese di agosto.