Parlare di ricambio generazionale, in questo caso, rischia di risultare riduttivo. La Slovenia ha voltato completamente pagina, e la fantastica squadra guidata da talenti del calibro di Jaka Lakovic, Sani Becirovic, Bostjan Nachbar, Erazem Lorbek, Primoz Brezec, Matjaz Smodis purtroppo non c'è più, abbattuta dal tempo che corre e consegnata agli archivi del basket mondiale. Una compagine che ha brillato a lungo, ma che non ha mai potuto godere della gioia di una medaglia.

Ora, a pochi anni di distanza dall'aver ammirato una Nazionale così forte, in Slovenia si cambia e si punta su tanti giovani talenti, a giudicare anche dalla scelta fatta dal coach Jure Zdovc, in sede di costruzione del listone dei 19 pre-convocati per Eurobasket 2015. Solo undici giocatori professionisti, alcuni dei quali con un'esperienza internazionale scarsa (o in alcuni quasi inesistente), ai quali si sono aggregati otto ragazzi provenienti dalla Nazionale Under 20, impegnata negli Europei di categoria. E tra defezioni di lusso, e il già citato ricambio generazionale, la Slovenia rischia di recitare il mesto ruolo della comparsa, prolungando così l'assenza dal podio continentale.

LA STORIA: la Slovenia, dopo aver prestato più volte dei giocatori di prestigio alla Nazionale jugoslava fino al 1991, ha partecipato ininterrottamente alle competizioni continentali dal 1993 ad oggi, andando ad un passo dal podio in due occasioni, nel 2009 e nell'ultima edizione di due anni fa. Partiamo dall'edizione di Eurobasket di sei anni fa, in cui la Slovenia guidata da coach Zdovc stupì ancora il continente, portando ai supplementari la fortissima Spagna nella prima fase a gironi, vinse il gruppo della seconda fase alla pari con la Turchia, prima di doversi arrendere solo all'overtime nella semifinale contro la Serbia di un super Teodosic. La seconda beffa arrivò poco dopo, con la finale per il bronzo persa di un solo punto contro la Grecia di 'baby Shaq' Schortsanitis e del fenomeno Spanoulis.

Passano quattro anni, e la Slovenia si ripresenta con grandi ambizioni e con la possibilità di fare bene. Ancora una volta nel girone preliminare c'è la Spagna da affrontare, e questa volta i vice-campioni olimpici di Londra vengono battuti con una grande prova difensiva. Il secondo girone vede gli sloveni arrendersi solo alla Croazia (che arriverà quarta nel torneo vinto dalla Francia di Parker), ma la fase a eliminazione diretta condanna la Nazionale di Dragic e compagni, sconfitta ai quarti proprio dai transalpini e costretta ad accontentarsi del quinto posto.

LA SQUADRA: come detto, coach Zdovc sta facendo quasi un esperimento, visto il massiccio ricambio generazionale rispetto alle precedenti annate. Ai tanti 'vecchi' che hanno dato l'addio alla Nazionale, si aggiunge un forfait importante, quello di Goran Dragic. Il playmaker dei Miami Heat ha fatto sapere che non prenderà parte alla rassegna continentale per preparare al meglio la sua prima vera stagione in Florida. In compenso ci sarà il fratellino Zoran, anch'egli approdato durante il periodo delle trade di inizio 2015 alla corte di coach Spoelstra. Tra i giocatori da tenere in grande considerazione spiccano Uros Slokar, già visto nel nostro campionato con le maglie di Treviso e Roma, e ora in forza all'Estudiantes; Bryan Dunston, altra vecchia conoscenza del basket italiano (ex Varese) e ora tesserato per l'Olympiacos.

Per il resto, il roster sloveno è composto da tanti giocatori con poca esperienza internazionale. Spiccano Jaka Blazic, uno dei big in forza alla Stella Rossa; Ziga Dimec, giovane talento che si è reso elegibile anche all'ultimo NBA Draft; Jaka Klobucar, autentico giramondo avendo cambiato in carriera sei squadre e girato quattro nazioni (tra cui l'Italia, con Ostuni); Alen Omic, giovane promessa attualmente in forza al Gran Canaria; Klemen Prepelic, giovane in ascesa con la maglia della gloriosa Olimpija Lubiana; Gasper Vidmar, il quale ha accumulato una certa esperienza, soprattutto al Fenerbahce. Chiude Jure Balazic, giocatore di indiscutibile talento.

LA PROBABILE FORMAZIONE: in un roster così ricco di gioventù e di voglia di fare, non è facilissimo stabilire delle gerarchie. In ogni caso, dovrebbe essere Zoran Dragic a gestire il metronomo del gioco offensivo della Slovenia. Jaka Blazic dovrebbe essere la guardia titolare, con Klobucar in posizione di ala piccola, Uros Slokar che dovrebbe ottenere i gradi di ala grande titolare, e Bryant Dunston in posizione di pivot, con il giovane Dimec pronto a subentrare.

LA STELLA: per anzianità e per obiettivi raggiunti in carriera, Uros Slokar è senza dubbio il giocatore più atteso nella giovane Slovenia. 32 anni compiuti a metà maggio, l'ex giocatore della Benetton Treviso e della Virtus Roma ha trovato nell'Estudiantes la squadra giusta in cui giocare con continuità ma mantenendo le energie per condurre un intero campionato, restando così il trait d'union tra la vecchia Slovenia, bella ma mai vincente, e la nuova Nazionale che sta provando a crescere.

LE ASPETTATIVE: in un girone non particolarmente duro, con la Grecia e la Croazia a farla da padrone, la giovane Slovenia potrebbe giocarsi il terzo posto con la Macedonia dell'ex senese McCalebb. Difficile, però, pensare a un grande piazzamento per i ragazzi di coach Zdovc.