Sembra così lontana la nazionale guidata da David Blatt che all'olimpiade di Londra conquistò un preziosissimo bronzo con uno straordinario Andrej Kirilenko come faro e trascinatore della squadra sovietica. Da allora la selezione russa ha perso la propria guida e ha raccolto solo grandi delusioni con un europeo, quello giocato in Slovenia, chiuso solamente al ventunesimo posto con 4 sconfitte a fronte di una sola vittoria.

La nazionale che volerà in Francia tenterà di ribaltare il tabellone che l'ha vista inserita in ultima fascia in quanto lo scorso anno chiuse come peggior seconda il girone di qualificazione con Italia (prima) e Svizzera (eliminata); il girone in cui la Russia è stata inserita non è impossibile (Francia, Finlandia, Bosnia, Polonia e Israele) e i ragazzi guidati da Evgenij Pasutin cercheranno di rientrare tra le prime quattro posizioni per poter accedere agli ottavi di finale.

LA STORIA: anche la Russia è una nazionale piuttosto giovane in quanto fino al 1992 ha preso parte alle competizioni internazionali come Unione Sovietica e, con l'aiuto di numerose nazioni che la componevano (Lituania, Ucraina e Georgia su tutte), ha raccolto un bottino di prima classe con 2 ori olimpici, 3 ori mondiali e ben 14 ori europei, tuttora record della manifestazione.

Dal 1992, dopo la dissoluzione dell'URSS, la Russia ha partecipato alle varie competizioni da sola e ha conquistato qualche medaglia importante: nelle tre edizioni delle Olimpiadi ha collezionato un ottavo e un nono posto (2000 e 2008) e, come già detto in precedenza, uno storico bronzo nell'edizione inglese del 2012; ai mondiali ha conquistato due medaglie d'argento consecutive nel 1994 e nel 1998, cadendo al cospetto, nella prima occasione, di un Team Usa con stelle del calibro di Reggie Miller, Shawn Kemp e di un giovanissimo Shaquille O'neal e, poi, della generazione d'oro della Jugoslavia.

La gioia più grande finora è stato però l'oro europeo arrivato nel 2007 con una finale da cardiopalma: la Spagna che solo un anno prima aveva vinto il mondiale in Giappone e che tutti davano per vittoriosa (contando anche il pubblico a proprio favore) si è dovuta arrendere ad una pazzesca rimonta degli uomini di David Blatt che negli ultimi secondi hanno messo la testa avanti grazie ad un tiro dalla media distanza del naturalizzato J.R. Holden che ha fissato il risultato finale sul 60-59. Sono arrivati altri podi: nel 1993, prima edizione in cui la Russia ha preso parte ad un europeo, è arrivata una medaglia d'argento (sconfitta in finale dalla sorprendente Germania di Christian Welp); nel 1997 e nel 2011 la nazionale russa si è invece piazzata sul gradino più basso del podio.

LA SQUADRA: 22 sono i giocatori chiamati per il raduno in vista dell'europeo ma solo dodici partiranno per la spedizione francese. I giocatori che mi sento di includere nella lista dei partenti sono: Aleksej Shved, Anton Ponkrashov, Vitalij Fridzon, Evgenij Voronov, Sergej Monia, Nikita Kurbanov, Pavel Antipov, Andrej Vorontsevic, Semen Antonov, Pavel Korobkov, Timofej Mozgov e Sasha Kaun.

LA STELLA: dopo l'addio alla nazionale di Kirilenko è difficile individuare un giocatore che spicca sugli altri. Se dovessi scegliere il giocatore a cui Pasutin affiderebbe l'ultimo tiro direi proprio Aleksej Shved, giocatore con un passato importante in Nba tra Minnesota, Houston e New York e ora tornato in patria alla corte del Khimki Mosca; i risultati delle partite della Russia dipenderanno tanto anche dalle prestazioni di Timo Mozgov, reduce da un'ottima stagione con i Cleveland Cavaliers di Lebron James.



LE ASPETTATIVE: non avendo a disposizione una grande rosa come nel recente passato, la selezione che partirà per Montpellier si pone come obiettivo principale di passare il primo turno e accedere quindi agli ottavi di finale. Difficilmente però questa nazionale riuscirà ad arrivare lontano.

Vedremo dove potrà arrivare questa nazionale e se rispetterà o meno questi pronostici.