Sull'onda delle ultime ottime stagioni disputate i Memphis Grizzlies si proiettano verso l'annata 2015/16 con grande fiducia. L'imperativo come sempre è stupire l'Nba raggiungendo risultati che superino ogni aspettativa. La franchigia del Tennessee è stata sempre composta da buoni giocatori e soprattutto da roster completi, dai quali i vari coach che si sono susseguiti nel corso degli anni hanno potuto attingere senza andare incontro a ridimensionamenti di sorta. L'unico difetto che si portano dietro i Grizzlies, da quando si trasferirono dal Canada, è quello di non esser riusciti a portare a casa alcun trofeo. La franchigia è andata vicina molte volte a trionfare nella Western Conference, ma non è riuscita mai a fare quel salto di qualità che le permettesse di lottare per vincere.
Memphis si è sempre distinta per programmazione e organizzazione societaria, che nel 2012 ha visto la cessione da parte dell'ex proprietario Heisley a una cordata d'imprenditori con a capo Robert Pera. L'attuale presidente dei Grizzlies non ha tuttavia modificato la mentalità, il modo di lavorare e l'organizzazione a cui era abituata la squadra del Tennessee ma ha portato quel coraggio che è servito a Memphis per ottenere risultati positivi in regular season e nei playoff. Nonostante la presenza nei roster di grandi giocatori, i Grizzlies hanno sempre fatto del collettivo il proprio punto di forza. Sia con Lionel Hollins prima, che con David Joerger poi, la squadra si è dunque contraddistinta per una grande compattezza difensiva e un gioco corale in attacco. Forse ciò che è sempre mancato è stato un guizzo del singolo, che decidesse da solo le partite. La strategia della società è chiara, puntare sul gruppo, e solo grazie ad esso arrivare a conquistare trofei.
Il punto di partenza per la prossima stagione sarà per la terza volta consecutiva il coach David Joerger. L'ex assistente allenatore di Lionel Hollins ha preso il posto del suo mentore nel 2013, portando la squadra per due anni consecutivi ai playoff (eliminati lo scorso maggio dai futuri campioni Nba, i Golden State Warriors). Nella sua carriera l'attuale allenatore dei Grizzlies vanta una vittoria in IBA (International Basketball Association) con i Dakota Wizards nel 2001, tre successi nella CBA (Continental Basketball Association, la lega cestistica più antica al mondo) sempre con i Dakota Wizards nel 2002, 2004 e 2005, ed un trionfo nella NBA D-League nel 2006/07, ancora con i Dakota Wizards. Nel 2001 ha ricevuto anche il premio di IBA Coach of the Year. Se si va a scorrere il curriculum di Joerger si nota che la sua avventura è iniziata come per tutti gli altri coach Nba dalle giovanili, e precisamente alla Staples-Motley High School, dove in 4 anni ha allenato prima i Concordia Cobbers e poi gli MSUM Dragons. Dal 1997 al 2000 Joerger è stato assistant coach per i Dakota Wizards, che ha poi allenato per i successivi 4 anni con un record di 121-55. Nello stesso anno, cioè il 2004, appare una breve esperienza ai C. R. River Raiders maturando un record di 17-13. Dal 2004 al 2006 si trasferisce ai S. Falls Skyforce (61-35). Dopo un ultimo anno ai Dakota Wizards (33-17), passa definitivamente ai Memphis Grizzlies. Finora ha conseguito da head coach 105 vittorie e 59 sconfitte.
Joerger può ritenersi contento in quanto la offseason per il momento non ha stravolto la squadra vista nella passata stagione. Per questo si farà affidamento sullo starting-five che tanto bene ha fatto nella scorsa annata: Conley, Calathes, Carter, Randolph, Gasol. Il coach dei Grizzlies potrà anche attingere dalla panchina per migliorare il quintetto titolare: Lee ed Udrih sono alternative più che valide a Conley e Calathes; Tony Allen può sostituire Carter garantendo però più fisicità che tecnica rispetto a Vinsanity; Matt Barnes o Jarell Martin costituiscono un giusto ricambio per Zi-Bo. Su Jarell Martin, sono concentrate molte delle attenzioni dei tifosi dei Grizzlies. L'ala di Memphis è stata scelto alla numero 25 nell'ultimo Nba Draft della squadra del Tennessee. Martin, formatosi alla Madison Prep High School con i LSU Tigers, si presenta a coach Joerger con questi numeri: 16.9 ppg, 9.2 rpg, 1.7 apg, 51% FG, 27.5% 3P, 69% FT.
Il primo passo verso la prossima stagione comporta la conferma di quanto bene si è fatto nell'annata scorsa, chiusa con 55 vittorie e 27 sconfitte. Questo dato non è assolutamente scontato, considerata l'altissima competitività della Western Conference e data la non eccelsa qualità del roster dei Grizzlies. La franchigia del Tennessee vuole colmare questa differenza qualitativa con il lavoro di gruppo, che l'anno scorso ha maturato queste statistiche: Marc Gasol 17.4 ppg, Zach Randolph 16.1 ppg, Mike Conley 15.8 ppg; Zach Randolph 10.5 rpg, Marc Gasol 7.8 rpg; Tony Allen 49.5% FG, Marc Gasol 49.4% FG; Courtney Lee 86% FT, Mike Conley 85.9% FT, Beno Udrih 85.3% FT; Mike Conley 5.4 apg, Marc Gasol 3.8 apg, Beno Udrih 2.8 apg; Courtney Lee 40.2% 3P, Mike Conley 38.6% 3P, Zach Randolph 35% 3P; Tony Allen 2 spg, Mike Conley 1.3 spg, Nick Calathes 1.1 spg; Marc Gasol 1.6 bpg, Tony Allen 0.5 bpg.
L'obiettivo per la prossima stagione è quindi stupire, mentre il sogno rimane sempre lo stesso: vincere.