Sono lontani i tempi in cui a Detroit si respirava aria di grande basket e i Pistons erano tra le squadre migliori della lega con Chauncey Billups in regia e i due Wallace sotto canestro.
Troppe ormai le stagioni in cui a Mo Town non si vede una gara di playoff e troppi anche i nomi passati dalla franchigia del Michigan senza lasciare traccia: l'anno appena trascorso ne è stato l'esempio più lampante dato che si è assistito ad un via vai impressionante di giocatori con varie trade. Josh Smith, Gigi Datome, D.J. Augustin, Kyle Singler e Jonas Jerebko hanno concluso la stagione con una maglia diversa da quella dei Pistons mentre Reggie Jackson, Shawne Williams, Tayshaun Prince e Quincy Miller sono approdati a Detroit a stagione già inoltrata e conclusa con un deludente record di 30-52 e l'ennesima esclusione dai playoff.
Il mercato estivo non ha portato grandi novità in entrata se non l'ingaggio di Ersan Ilyasova, talento turco proveniente da Milwaukee ma mai veramente esploso come era lecito attendersi ad inizio carriera. Gli altri acquisti convincono poco perchè possono portare quantità ma non sembrano poter rappresentare armi vincenti dalla panchina. Steve Blake e Danny Granger sono ormai sul viale del tramonto e da qualche stagione a questa parte ben lontani dalla loro condizione migliore . Tutto da verificare l'impatto di quell'Aron Baynes da molti considerato poco aggraziato e parecchio goffo durante la sua esperienza a San Antonio. La perdita di Greg Monroe (accasatosi nel frattempo ai Bucks) pare inoltre destinata a farsi sentire, tanto più che in quel ruolo la dirigenza non è riuscita a trovare un sostituto all'altezza.
L'unica certezza per questi Pistons rimane Andre Drummond, centro roccioso migliorato in maniera esponenziale negli ultimi due anni e ora tra i più forti della lega: coach Stan Van Gundy ha deciso di puntare tutto su di lui come fece con Dwight Howard ai tempi di Orlando. Brandon Jennings non si discute per il suo rendimento e per i numerosi punti che ha potenzialmente per le mani, ma si dovrà capire come rientrerà dall'infortunio che lo ha costretto ai box per buona parte della scorsa stagione e soprattutto come saprà affrontare la convivenza con Reggie Jackson con cui dovrà condividere la maggior parte dell'avvio delle azioni d'attacco.. A completare il quintetto, insieme a Ilyasova da numero 3 (anche se è possibile che il turco sia schierato nel frontcourt insieme a Drummond), sarà probabilmente Marcus Morris che tuttavia non ha mai troppo convinto da quando è nella lega, spesso additato come il gemello meno dotato dei due.
Le prospettive per la prossima stagione dei Pistons non sono delle più esaltanti. Staremo a vedere fin dove potranno arrivare i ragazzi di coach Van Gundy, con i playoff al momento obiettivo troppo ambizioso per la franchigia del Michigan.