Nella conferenza stampa svoltasi ieri a El Segundo, facility dei Los Angeles Lakers, il General Manager dei gialloviola Mitch Kupchak ha presentato i nuovi arrivi di quest'estate gialloviola (ad eccezione della seconda scelta assoluta del Draft D'Angelo Russell). Roy Hibbert, Lou Williams e Brandon Bass hanno risposto prontamente alle domande dei giornalisti presenti, mentre è calato il gelo quando è stato loro chiesto se avessero già parlato con Kobe Bryant: i tre si sono guardati imbarazzati per qualche secondo, rimanendo poi in silenzio, in una scena surreale che ha già fornito materiale al popolo del web per creare video e parodie della vicenda.
Il primo a prendere la parola è stato Roy Hibbert, centro proveniente dagli Indiana Pacers: "Sarà fantastico ricoprire il ruolo di grandi del passato che hanno fatto la storia dei Lakers. Da ragazzino Shaq era uno dei miei idoli, mentre Kareem mi ha subito chiamato ed è venuto a vedermi in allenamento per darmi dei consigli. Avevo già lavorato con lui lo scorso anno, è bravissimo a offrirmi sempre nuovi stimoli". Il due volte All Star si è mostrato fiducioso sulle potenzialità della nuova L.A. gialloviola: "Mi sembra che abbiamo già un ottimo potenziale offensivo - le sue parole - il mio compito principale sarà difendere il ferro, aiutare i compagni in difesa e dare il mio contributo in attacco. Voglio che i ragazzi si sentano protetti dalla mia presenza nel pitturato".
L'ex Celtic Brandon Bass si è invece limitato a dichiarare che "il mio obiettivo per la prossima stagione sarà quello di essere un fattore sui due lati del campo e di aiutare il più possibile i miei compagni per riportare i Lakers in alto". Il terzo arrivato a El Segundo, il sesto uomo della stagione Nba 2015 Lou Williams si dice entusiasta della possibilità di vestire la maglia gialloviola: "Alcuni dei più grandi giocatori della storia di questo sport sono stati protagonisti in questa franchigia, perciò sono molto felice di essere qui". E alla domanda su chi prenderà più tiri tra lui e Nick Young Williams risponde laconico: "Chi avrà la palla tra le mani".
Mitch Kupchak ha invece dichiarato di essere alla ricerca di un altro playmaker. Nonostante la presenza all'interno del roster dei Lakers di due giovani di grandi prospettive come D'Angelo Russell e Jordan Clarkson, il gm gialloviola non si sente ancora coperto nel ruolo. Perso Ty Lawson, finito in quel di Houston, dato l'addio a Jeremy Lin, il ruolo di point guard potrebbe essere in emergenza affidato proprio a Lou Williams, non eccezionale come passatore ma bravissimo nel ballhandling. Al momento l'obiettivo di Kupchak sembra però essere quello di acquisire una point guard esperta, in grado di aiutare a crescere il duo Russell-Clarkson nella loro esperienza Nba e di gestire il pallone nei momenti topici delle gare.
Altra novità tecnico-tattica potrebbe derivare dallo spostamento di Kobe Bryant alla posizione numero 3, da ala piccola per intendersi. Ne ha parlato negli ultimi giorni coach Byron Scott: "Credo che Kobe non abbia più bisogno di sfruttare tutta l'estensione del campo - le sue dichiarazioni - potendo giocare un po' più da interno rispetto al passato. Isolamenti dal gomito e situazione di midpost potrebbero essere ideali per lui, anche perchè in tal modo farebbe meno fatica e potrebbe rimanere in campo per più minuti". Resta da capire cosa ne pensa il diretto interessato, da tempo in silenzio e dato per molto irritato per come è stata gestita la campagna estiva di rafforzamento dei Lakers, al punto che qualcuno tra i media americani ha paventato l'ipotesi di una chiusura di carriera del numero 24 lontano dalla L.A gialloviola, magari in Europa a partire dal luglio 2016.