Non c'è proprio verso di ripartire a Portland. La franchigia che in un sol mese ha perso 4/5 del quintetto titolare (Lillard unico superstite) aveva deciso di puntare su Enes Kanter come primo tassello dal quale poi ricostruire qualcosa di importante. Il centro, restricted free-agent, sembrava una buona idea quindi ecco l'offerta da 70 milioni (quadriennale) al massimo salariale per convincerlo.
Oklahoma, essendo Kanter un resticted free-agent, aveva 72 ore per pareggiare l'offerta dei Blazers e trattenere il turco in quel di OKC. Quando la deadline, ieri sera, si stava avvicinando senza che i Thunder avessero aperto bocca in merito ecco l'annuncio beffardo (per Portland): Oklahoma pareggia l'offerta di 70 milioni. Questo il virgolettato di Sam Presti, GM dei Thunder
"Per Kanter abbiamo fatto una trade l'anno scorso. Lo volevamo da noi per tanti anni e siamo contenti di poterlo avere ancora con noi. Aggiunge profondità al roster ed in più è un lungo diverso rispetto agli altri del nostro front-court. Ciò che porta offensivamente avrà un buon impatto sul nostro team".
Kanter, dopo tre stagioni in cui aveva faticato a mettersi in mostra ai Jazz, l'anno scorso era partito bene (13.8p - 7.8r di media) con la maglia di Utah, tanto da guadagnarsi i Thunder. OKC, per farlo suo e dare un nuovo centro titolare alla franchigia, architetta una trade a tre: dentro Kanter e Novak dai Jazz, DJ Augustin, Singler ed una seconda scelta del 2019 da Detroit. OKC spedisce poi Perkins, Jerrett i diritti per Tibor Pleiss ed una prima scelta del 2017 a Utah e Reggie Jackson a Detroit per impacchettare il tutto. In maglia OKC Kanter cresce ancora: 18.7 punti, 11 rimbalzi ed il 56.6% al tiro, di media. Anche quest'anno dividerà il pitturato con Ibaka.