Se non erano bastate le firme di Aldridge e compagnia, se non è bastata la vicenda DeAndre Jordan, arriva un altro scossone nel mercato NBA, caldissimo in questi primi 10 giorni di luglio: come riportato infatti da Marc Stein di ESPN, Deron Williams vorrebbe lasciare Brooklyn e i suoi Nets per giocare con i Dallas Mavericks, franchigia del Texas, sua terra nativa.
La prospettiva di un ritorno a casa attira tantissimo il playmaker, molto legato alla sua terra d'origine: una testimonianza la troviamo sulla sua spalla sinistra, dove campeggia tatutata la scritta "Texas made". Non solo una questione di volontà del giocatore però: i Brooklyn Nets stanno infatti cercando di disfarsi del suo contratto pesantissimo, che per i prossimi due anni graverà sul salary cap per 43,3 milioni di dollari totali. L'idea di ricostruire era già chiara nei giorni scorsi, quando si erano aperte delle trattative per mandare a Cleveland Joe Johnson, altro contratto pesante di cui i Nets vogliono disfarsi.
Ora però lo spiraglio che si è aperto è decisamente intrigante: Dallas, alla caccia di un playmaker, è fortemente interessata al giocatore ed ha spazio salariale per provare l'assalto, Williams è attratto dall'idea di giocare per i Mavs e Brooklyn, dal canto suo, ha interesse nel cederlo. Il problema è ovviamente relativo al buyout: difficilmente Williams rinuncerà totalmente a 43,3 milioni di dollari senza un motivo, e allo stesso tempo i Nets non vogliono tagliarlo, trovandosi costretti così a pagarlo ugualmente (come aveva fatto Detroit con Josh Smith a inizio stagione).
La trattativa dunque sarà lunga e complicata, ma le parti si incontreranno presto. Sempre ESPN riporta che c'è "il 60-70% di probabilità che l'affare vada in porto". Quasi un'ultima chiamata per i Nets, che avevano avuto un contatto anche con i Kings, interessati a Williams prima di firmare Rondo con un contratto annuale a 10 milioni. Dallas intanto va alla caccia anche di un centro, dopo aver perso DeAndre Jordan, che ha deciso di rifirmare coi Clippers dopo un pre-accordo con la franchigia di Cuban: sicuramente non è abbastanza Zaza Pachulia. E il mercato continua a infiammarsi...