Con gli ingaggi di LaMarcus Aldridge e David West i San Antonio Spurs si sono guadagnati di diritto l’appellativo di ‘vincitori della free agency dell’estate 2015’, ma, nonostante questo, non sembrano ancora avere la pancia piena e, per quanto il roster della prossima stagione sia già molto competitivo, stanno cercando di puntellare ulteriormente la squadra con dei piccoli ritocchi, volti a portare qualità in campo dalla panchina grazie a uomini che non chiedono molti minuti di utilizzo durante le partite.
Due giocatori su tutti corrispondono alla perfezione a questo profilo e, non a caso, nelle ultime ore sono stati accostati alla franchigia di Gregg Popovich: si tratta di Ray Allen e Tayshaun Prince.
Allen, reduce da un anno sabbatico, ha giocato la sua ultima partita ufficiale durante le NBA Finals del 2014, perse dai suoi Miami Heat proprio contro San Antonio, ma, secondo fonti vicine al giocatore, quest’anno si è allenato molto e sarebbe pronto a partecipare a un ‘training camp’, magari quello degli Spurs, che anche l’anno scorso lo avevano cercato e a cui, dopo la partenza di Marco Belinelli in direzione Sacramento, servirebbe molto per dare minuti di riposo a Danny Green, dividendo questo compito in parte anche con Manu Ginobili, che da poche ore ha fatto sapere di voler giocare un’altra stagione tra le fila della squadra texana.
Prince, invece, quest’anno ha girovagato per la NBA, cominciando la stagione ai Memphis Grizzlies, passando per i Boston Celtics, prima di finire ai Detroit Pistons, squadra in cui è arrivato in cambio di Jonas Jerebko e del ‘nostro’ Gigi Datome. L’utilità dell’ex Kentucky Wildcats sarebbe quella di poter fornire un’alternativa valida (soprattutto a livello difensivo) a Kawhi Leonard come ala piccola, oltre che fare da ‘chioccia’ al giovane Kyle Anderson, che in questi giorni sta disputando una più che convincente ‘Summer League’, che gli sta aprendo le porte della prima squadra.