Paura, tanto timore dopo quella gara-7 coi Clippers avevano pervaso tutti i tifosi dei San Antonio Spurs e più in generale tutti gli appassionati di pallacanestro di tutto il mondo. "Non so se giocherò ancora", aveva detto il diretto interessato. Una NBA senza Tim Duncan è immaginabile? Prima o poi sicuramente (purtroppo), ma non è questo l'anno, non è questa l'estate.
Sono di pochissime ore fa le parole del diretto interessato, che a Express-news ha pronunciato le fatidiche parole che hanno fatto tirare un bel sospiro di sollievo a tutti: "I'll be back on the court". Tornerò sul campo. La decisione sembrava già nell'aria nei giorni scorsi, ieri in un colloquio con Gregg Popovich, mentore e secondo padre, è diventata definitiva, anche se in realtà la sua presenza all'incontro con LaMarcus Aldridge per convinverlo a firmare per gli Spurs aveva già fatto capire che difficilmente avrebbe smesso.
D'altro canto, come pensare di appendere le scarpe al chiodo quando in una serie di 7 gare ai PlayOffs si tengono medie di 17,9 punti, 11,3 rimbalzi e 3,3 assist, dominando varie volte l'area e le partite? Meno bene era andata in regular season, com'era normale che fosse. Ma i piani della franchigia lo hanno convinto: rifirmati Green e Leonard, trattativa molto importante e decisamente viva per il sopracitato Aldridge... Insomma, le probabilità di mettersi il sesto anello al dito possono essere più che concrete.
La notizia per adesso non basta ai tifosi di San Antonio per dormire sonni tranquilli, sempre aspettando notizie da L-Train, perchè c'è ancora in ballo la decisione di Manu Ginobili: a questo punto salgono le probabilità di vederlo ancora in campo anche lui. 38 anni da compiere tra poche settimane per l'argentino, 39 già compiuti per il caraibico, ma l'età spesso è solo un numero. E i vecchietti terribili tornano a fare paura.