Dopo le Nba Finals perse contro i Golden State Warriors, i Cleveland Cavaliers devono fronteggiare tutte le difficoltà derivanti da un'estate già caldissima sul mercato dei free agents. Detto della volontà di Kevin Love di cambiare aria, in virtù di un rapporto mai decollato con la franchigia dell'Ohio, adesso è il momento di LeBron James di far tremare i supporters dei Cavs.
Secondo quanto riportato da Chris Haynes del Northeast Ohio Mediagroup, il Prescelto avrebbe deciso di non esercitare la player option prevista in suo favore per la prossima stagione, preferendo attendere di vedere quali saranno i frutti del lavoro del general manager David Griffin prima di accordarsi nuovamente con Cleveland. James ha intenzione di verificare quale sarà il mercato in entrata della franchigia, specialmente adesso che Kevin Love sembra sempre più lontano dalla città denominata mistake on the lake. L'opzione esercitabile per rimanere nel contratto scade lunedì 29 giugno. LeBron lascerà decorrere detto termine, divenendo a tutti gli effetti un free agent. Ma le probabilità che lo stesso James abbandoni i suoi Cavs sono al momento basse, mentre molte diverse sono le situazioni contrattuali riguardanti altri giocatori in scadenza di Cleveland, come Jr Smith, Tristan Thompson e Iman Shumpert, il cui destino è ancora connotato da incertezza.
James attende dunque le mosse della sua dirigenza, adottando quella che negli Stati Uniti è già stata efficacemente descritta come wait and see strategy, con l'obiettivo di riaccordarsi con i Cavs solo allorchè dovesse ritenere da titolo il roster che si svilupperà al termine del mercato estivo. L'ultima serie contro i Warriors ha rafforzato LeBron nella sua convinzione che per vincere il titolo, una volta superati i trent'anni di età, sia necessario avere al suo fianco almeno una superstar in grado di togliergli pressione tecnica e di aiutarlo nella gestione dei possessi offensivi. Questo ruolo dovrebbe essere svolto nella prossima stagione da Kyrie Irving, una volta recuperato dopo la frattura della rotula. Ma il probabile addio di Love impone a Cleveland di consolidare il roster non solo attraverso l'arrivo di un altro giocatore di impatto, ma anche tramite l'acquisizione sul mercato dei free agent di uomini di complemento, adatti a soddisfare le esigenze tecniche del Re, che ha tutta l'intenzione di tornare a vincere il titolo dopo due anni di sconfitte alle Finals.
Altri rumors dalla lega danno per avviata la separazione tra Brook Lopez e i Brooklyn Nets, con il centro americano intenzionato a piazzarsi sul mercato declinando un'opzione contrattuale a suo favore di 16,7 milioni di dollari. In casa Nets il general manager Billy King non dispera sulla possibilità di rivedere Lopez al Barclays Center anche per la prossima stagione, confidando sul fatto che non ci saranno altre franchigie disposte a garantire al gemello di Robin un ingaggio tanto elevato. Intanto Brooklyn ha scambiato Mason Plumlee con Steve Blake in una trade con Portland che prevede anche il coinvolgimento di due giovani appena reduci dal Draft, come Rondae Hollis-Jefferson (dai Blazers ai Nets) e Pat Connaughton (per lui tragitto inverso). La franchigia dell'Oregon continua così nella sua operazione di restyling. Con Aldridge libero di accasarsi altrove (Lakers, Spurs e Mavs sulle sue tracce) e Batum spedito a Charlotte in cambio di Henderson e Vonleh, a Portland sta andando in scena una vera e propria rifondazione del roster che dovrebbe a questo punto avere come stella di riferimento il giovane Damian Lillard.