Venezia e Reggio Emilia superano in gara 5 Cantù e Brindisi e approdano in semifinale, dove si sfideranno per stabilire chi affronterà la vincente tra Milano e Sassari. Due gare diversissime: Venezia supera i canturini al termine di un incontro combattuto e deciso soltanto nell'ultimo quarto, quando a un Phil Goss superlativo si è aggiunto un sempre stoico Tomas Ress; Reggio Emilia ha invece dominato Brindisi, costretta a soli 62 punti e a 5/31 dalla lunga distanza. Metta World Peace conclude la sua prima stagione in Italia con un'espulsione.
Umana Venezia - Acqua Vitasnella Cantù 88-73 (17-17, 19-22, 26-18, 26-16)
Stone 17 (2/2, 4/6, 1/2), Ortner 14 (7/11, 0/1), Goss 24 (6/12, 3/4, 3/4), Aradori 5 (2/5, 0/2, 1/2), Jackson 10 (5/6, 0/3), Ress 10 (1/1, 2/3, 2/2), Nelson, Peric (0/2, 0/1), Viggiano 6 (0/2, 1/3, 3/4), Dulkys 2 (1/1, 0/2)
Feldeine 12 (3/5, 2/6), Buva 4 (1/1), Abass 15 (2/5, 2/3, 5/8), Johnson Odom 14 (1/4, 2/4, 6/6), World Peace 10 (2/5, 1/4, 3/5), Shermadini 6 (2/2, 2/2 ai liberi), Gentile 4 (1/1, 0/2, 2/2), Williams 5 (2/3, 1/2 ai liberi)
Si parte con una tripla di Viggiano che aprie le ostilità. Cantù spreca i primi possessi ma poi si affida a Metta World Peace che realizza con uno step back da applausi, subito replicata da una tripla di Feldeine. Venezia colpisce dall'area con Ortner, ben imbeccato da Stone, e torna in vantaggio con una conclusione di Goss (9-7). L'Umana gioca molto più di squadra, mentre Cantù si affida alle iniziative dei singoli e al tiro dalla lunga distanza (tripla di Johnson Odom) e, nonostante un elevato numero di perse (7 nel primo quarto), impatta con un libero di Metta World Peace (11-11). Cantù riesce a restare comunque in scia grazia a una solida difesa, e con Feldeine (5 punti nel quarto) riesce a chiudere il quarto in parità (17-17).
Secondo quarto Cantù sorpassa con un gran canestro di Stefano Gentile, a cui però rispondono Jackson e Goss per l'immediato controsorpasso (21-19). Cantù riprende a pasticciare in attacco e Venezia prova ad allungare con Orner e Dulkys (25-20). Mentre Ortner si fa beffe di Shermadini, Cantù trova triple pesanti con Feldeine e Abass e rimette la testa avanti con 5 punti consecutivi di Johnson - Odom (29-31). L'uscita di Ortner, sfiancato dopo aver portato a casa il 12esimo punto, frena l'attacco di Venezia, permettendo a Cantù (nonostante un 2/5 ai liberi di Abass) di toccare il massimo vantaggio (31-37). Un'inedita tripla di Stone frena la corsa di Cantù, che tuttavia va al riposo lungo con un minimo vantaggio (36-39).
Secondo tempo Al terzo tentativo, Metta World Peace realizza dalla lunga distanza. Spaventata dai tiratori avversari, Venezia lascia troppo spazio a Shermadini, che porta Cantù sul +8 (36-44). Cantù però si ferma sul più bello e subisce un parziale di 8-0 con 5 punti di Goss e un'altra tripla di Stone. Dopo aver visto i compagni seduto in panchina per tutto il primo tempo, Pietro Aradori si getta nella mischia facendosi notare con 4 punti consecutivi, ma a fare la differenza in questo frangente sono due triple consecutive di Goss e la terza di Stone (57-52). Venezia conserva il vantaggio fino al termine del periodo, in cui realizza 26 punti, e chiude sul 62-57 dopo essere stata sotto di 8 punti. Goss prosegue la serata da MVP portando Venezia sul +9. Cantù spreca tante occasioni per ritornare in partita e a 6:28 dalla fine Sacripanti gioca il tutto per tutto rimandando in campo, sul 68-60, Feldeine e Metta World Peace. La mossa sembra in un primo momento avere successo soprattutto grazie all'ex Lakers, che dopo 3 buone giocate difensive costringe Peric al quinto fallo e con 2 liberi riporta Cantù a -2 (68-64). Tuttavia, Metta World Peace forza un paio di scelte su ambo i lati del capo e Venezia ne approfitta infilando 4 punti consecutivi con Jackson. Poi World Peace ritorna Ron Artest e scatena un parapiglia cercando di venire a contatto con Stone. Dopo il time out chiamato da Sacripanti per far calmare gli animi, gli arbitri decidono di espellere Artest. Venezia la chiude subito dopo con i suoi uomini di maggiore esperienza: assist di Goss e tripla per il +11 di Ress (77-66), che poi entra in una dimensione irreale e arriva in un batter d'occhio in doppia cifra.
Grissin Bon Reggio Emilia - Enel Brindisi 86-62 (23-21, 23-13, 21-9, 19-19)
Silins 6 (0/2, 2/3), Polonara 10 (5/8, 0/3), Mussini 5 (1/3, 1/3), Pini 4 (2/2, 0/1 ai liberi), Chikoko 4 (2/5), Lavrinovic 15 (5/6, 0/1, 5/6), Della Valle 4 (0/2 da 3, 4/5 ai liberi), Cervi 8 (4/5), Kaukenas 10 (5/5), Diener 11 (3/5, 1/3, 2/2), Cinciarini 9 (3/6, 1/3)
Pullen 15 (2/4, 3/8, 2/3), Harper 3 (0/1, 1/2), Eric 1 (0/1, 1/2 ai liberi), Morciano, Cournooh 7 (2/2, 1/5), Bulleri 1 (0/1 da 3, 1/2 ai liberi), Zerini (0/3 da 3), James 9 (4/7, 0/4, 1/2), Mays 13 (5/7, 0/2, 3/4), Turner 6 (3/4), Denmon 7 (2/5, 0/6, 3/3)
Dura soltanto un quarto la resistenza di Brindisi contro la favorita Reggio Emilia. Sono i 7 punti di Cournooh a tenere in scia l'Enel, punita in area da un irrefrenabile Lavrinovic (8 punti con 4/4 al tiro). Già nella seconda frazione, il vantaggio della Grissin Bon comincia a crescere mentre Brindisi arranca nel tiro dalla lunga distanza (1/8). Il solco diventa incolmabile nella terza frazione, con Kaukenas e Diener a punire la difesa dell'Enel, che si ferma a soli 9 punti dei quali ben 7 realizzati da Mays. Reggio controlla agevolmente la situazione nel quarto periodo, e può continuare la sua corsa verso la finale.