Gli Atlanta Hawks sono sotto 2-0 nella serie contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James, ma, nonostante lo sfavore dei pronostici, ancora credono nell’impresa di ribaltare questo risultato. Tuttavia, per farlo, non potranno contare sulla fortuna, un fattore che in questa stagione non è mai stato a favore dei detentori del miglior record della Eastern Conference: infatti, a complicare ancora di più il momento già negativo degli Hawks, ci si è messa anche la sorte, che ha voluto che Kyle Korver, miglior tiratore da tre punti della lega, si infortunasse alla caviglia proprio nel momento decisivo della serie. L’infortunio del numero 26 della squadra di Mike Budenholzer, poi, come se non bastasse, si è rivelato anche più grave del previsto e lo costringerà a saltare il resto dei playoffs.
Ma per Atlanta questo non è il momento di piangersi addosso, anzi, è quello di dimostrare il proprio valore sul campo: di questo i giocatori ne sono consapevoli e non ne hanno fatto mistero in conferenza stampa. Andiamo a scoprire cosa hanno detto Al Horford, Demarre Carroll e Kent Bazemore a riguardo.
Horford - “Diamo merito a Cleveland, ma non abbiamo giocato il nostro solito basket. Questa non è stata una stagione perfetta per noi. Abbiamo giocato bene per la maggior parte dell'anno, ma ora abbiamo le spalle al muro. Anche se abbiamo ancora una grande opportunità: dobbiamo muovere meglio il pallone in attacco, dobbiamo migliorare in difesa e prendere più rimbalzi”.
Carroll - “Abbiamo privilegiato troppo le soluzioni personali e non abbiamo giocato di squadra come al solito: questo ci ha fatto male. E' sempre difficile difendere su LeBron. E' un giocatore molto fisico e intelligente: sapeva che ero infortunato e mi ha attaccato a tutta forza. Io avrei fatto lo stesso. E' un grandissimo giocatore, li ha portati alla vittoria. Noi non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto. Abbiamo affrontato tante difficoltà quest'anno, soprattutto nei playoff. Abbiamo fiducia, nessuno è rassegnato a perdere. Anche perché non siamo ancora riusciti a giocare il nostro basket e speriamo di farlo nelle prossime gare in trasferta”.
Bazemore - “La squadra migliore di questa serie siamo ancora noi. Dobbiamo andare a Cleveland e combattere: abbiamo le spalle al muro, siamo a terra e ci stanno per mettere un piede alla gola. Dobbiamo rialzarci e combattere fino alla fine”.