“Nulla di quello che fa mi sorprende più”. Con queste parole Steve Kerr, allenatore dei Golden State Warriors, ha commentato le magie realizzate da Stephen Curry questa notte nella vittoria dei suoi contro i Los Angeles Clippers. Nonostante un tabellino al di sotto delle sue medie, il numero 30 dei Warriors ha esaltato il suo pubblico con delle giocate quasi inimmaginabili, anche per chi, come Kerr, ha giocato insieme al GOAT della storia del basket, sua maestà Michael Jordan.
Curry, che per tutta la durata del match è stato destinatario del coro “MVP MVP” da parte della folla in estasi, ha regalato agli occhi degli appassionati tre numeri d’alta classe: prima un assist dietro alla schiena per una delle tre triple di Draymond Green, poi un crossover su Chris Paul per liberarsi dalla sua marcatura, con conseguente canestro da due punti, e, infine, la vera e propria perla della sua partita, un “balletto” tra i difensori dei Clippers coronato da una tripla in step back, che ha fatto mettere anche al suo allenatore le mani tra i capelli.
A domare gli avversari, poi, ci hanno pensato i compagni di Curry, autori di un match quasi perfetto, guidati da Thompson (21 punti con tre triple a referto), Green (23 punti) e Livingston (21 punti e 8 rimbalzi).
Quella di stanotte è stata, anche, la partita tra i due più seri candidati al premio di miglior difensore dell’anno: si sono affrontati, infatti, DeAndre Jordan e, l’ormai solito, Draymond Green, con il primo che, a livello di numeri statistici, ha prevalso sul 23 dei padroni di casa grazie ai suoi 14 rimbalzi (di cui tre in attacco). Entrambi gli allenatori, a fine incontro, hanno dichiarato che voteranno per il proprio giocatore al momento di scegliere il vincitore del premio, con Kerr che ha fatto anche una battuta sul proprio uomo, dicendo che, per la sua versatilità in campo, Green potrebbe anche fare l’allenatore.
I GSW torneranno in campo già stanotte contro i Phoenix Suns, per cercare la cinquantesima vittoria in campionato, quando i Clippers di Doc Rivers saranno impegnati contro i Minnesota Timberwolves.