10 minuti al termine del terzo quarto, 58 pari, Steve Kerr imbufalito per la prestazione dei suoi ragazzi contro i Sacramento Kings, poi la storia: Klay Thompson, uno dei due "Splash Brothers" decide di riscrivere le pagine degli annali del basket con una prestazione da 37 punti in poco meno di 10 minuti di gioco. Fantascienza. Si fantascienza, perchè non basta un semplice mi sentivo "in the zone" (espressione che spiega lo stato di trance agonistica di un giocatore) per raccontare il 13/13 dal campo, con 9/9 neltiro da tre punti appena realizzato.
Ed ancora: nel suo incredibile ed indecente (Stephen Curry dopo l'ennesima tripla si è andato quasi a scusare con la panchina dei Kings) terzo quarto con cui ha steso i Sacramento Kings, Thompson ha infranto anche un triplo record all-time. Le 9 triple hanno superato le 8 di Michael Redd e Joe Johnson, i 13 canestri dal campo eguagliato quelli di David Thompson, mentre i 37 punti hanno abbattuto il record di 33 di George Gervin e Carmelo Anthony, oltre ai 31, record franchigia, di Wilt Chamberlain nella sera leggendaria dei 100 punti.
SERATA VIDEOGIOCHI - Ai presenti alla Oracle Arena, ma non solo, sarà sembrato di assistere ad una partita di Klaystation (si, proprio cosi, ribattezzata per l'occasione). Ma come ha sottolineato successivamente Draymond Green, compagno di squadra di Thompson “i videogiochi sono realistici, e ciò che ha fatto Klay non lo era”.
La prestazione di Thompson arrivava dopo una semi-sfuriata del coach, Steve Kerr, nell'intervallo della gara. L'allenatore rivelazione della stagione con i Warriors ha sintetizzato nel modo migliore possibile l'accaduto: "Beh, non ho visto nemmeno Michael Jordan fare cose del genere, e lui era uno che faceva cose straordinarie tutte le sere. Ma mai di questo tipo. Per fortuna la prestazione di Klay ci ha salvati perchè stavamo giocando davvero male".
Infine, ci piace sottolineare le sue parole, a fine gara. Un ragazzo umile, visibilmente emozionato ma che ancora stenta a credere in quello che ha appena realizzato: “Beh, è incredibile. Ancora non ho realizzato. Mi sentivo bene, continuavo a prendere i tiri che credevo fossero giusti. Riguardandoli, beh, alcuni sono proprio assurdi. Devo ringraziare però sempre la squadra che è eccezionale. I ragazzi mi hanno visto caldo e hanno continuato a passarmi la palla al meglio. Credo fosse dai tempi delle elementari, quando segnai 50 punti contro dei ragazzini più piccoli, che non mi capitava una partita così. Lo sogni per una vita, e ora che è realtà è pazzesco. Tutto è successo così in fretta”.
Ecco il video della incredibile striscia di canestri della guardia uscita da Washington State University