Gli Atlanta Hawks non si fermano più, e all'alba del loro durissimo tour de force ad ovest vincono ed ancora una volta convincono in casa dei Portland Trail Blazers, secondi nella Western Conference. Paul Millsap e Jeff Teague guidano la squadra su uno dei campi più duri da espugnare di tutta la Nba, ma è l'intera squadra di coach Budenholzer a girare alla perfezione, mandando ben 7 giocatori in doppia cifra. Ai Blazers non bastano i 30+12 di LaMarcus Aldridge per rimontare lo svantaggio accumulato nel corso della gara. 

L'8-0 iniziale firmato da Batum, Matthews e Aldridge con il quale i Blazers iniziano la gara è soltanto un fuoco di paglia. Gli Hawks si ricompattano ed iniziano a giocare il loro basket ragionato, fatto di schemi ben precisi che liberano al tiro Carroll ed Horford e tanta difesa. Millsap si mette al lavoro nella seconda metà di primo quarto (7), permettendo agli ospiti di andare avanti sul 20-17. Portland stranamente si disunisce e subisce un parziale che reciterà 18-3 negli ultimi 7 minuti del primo quarto per il 29-20 della prima sirena. La musica non cambia nel secondo quarto: i Blazers provano a rimontare a suon di triple (ben 4 nei primi 3 minuti con una a testa per Blake e Matthews e due di Wright), ma lo svantaggio non scenderà mai sotto i 5 punti. La difesa di Portland è blanda e permette vita facile ai giochi offensivi di Horford e compagni.

Sefolosha entra perfettamente in partita dalla panchina ed oltre alla solita applicazione difensiva, piazza anche 9 punti quasi di fila, permettendo agli Hawks di raggiungere un cospicuo vantaggio di 11 punti. Batum ed Aldridge si caricano la squadra sulle spalle (Lillard latita forzando e sbagliando molto in attacco) ed all'intervallo lungo è soltanto -3 per dei Blazers non in palla come al solito.  

Il terzo quarto è quello decisivo per l'allungo degli ospiti: Teague prende fin dai primi minuti del periodo l'iniziativa, propiziando il break di 10-0 Atlanta. Portland ed Aldridge provano a scuotersi, ma LaMarcus soffre molto la difesa di Millsap e compagni, mentre dall'altra parte quest'ultimo ha vita facile per allungare il vantaggio fino al +14.

La tripla di Korver in contropiede spacca definitivamente la gara, mandando apparentemente ko i padroni di casa ed il pubblico del Moda Center, mentre il layup di Teague mette 20 lunghezze di differenza tra le due squadre. Finita? Tutt'altro. Lillard si sveglia al momento giusto, suonando la carica con 8 punti, con la tripla a fil di sirena da 9 metri che regala il -8 ai Blazers tra il delirio dei presenti tramortiti qualche minuto prima. La forza di una squadra si vede in questi momenti: crollare dal +20 al +8, fuori casa, in un palazzetto che assomiglia tanto ad una polveriera è da tutti, o quasi. Atlanta si rimbocca le maniche e si rimette al lavoro, e che lavoro: Millsap e Korver rimandano i tifosi dei Blazers all'inferno con 10 punti di fila che tagliano le gambe di Portland definitivamente.

L'ultimo tentativo di rimonta è affidato a Matthews ed Aldridge che però si fermano a 5 distanze dalla squadra di Budenholzer. Atlanta vince e convince, raggiungendo la 18^ vittoria nelle ultime 20, lasciandosi alle spalle le voci ed i rumors che vorrebbero la franchigia in odore di cessione dalla prossima settimana.  

"Pensiamo soltanto a giocare sempre al meglio delle nostre possibilità. Andiamo in campo consapevoli di essere una buona squadra e di fare il nostro gioco, e questo è tutto" ha dichiarato un sereno Kyle Korver a fine gara. Mentre Paul Millsap si è concentrato di più sulla gara: "è un posto difficilissimo dove giocare e vincere. Ho giocato molto qui quando ero a Utah e sò quanto è duro venire a vincere a Portland. Vincere quì dice molto sulla nostra squadra". "Abbiamo giocato bene nei primi minuti, ma da allora hanno fatto un grande lavoro, mandandoci fuori ritmo facendoci giocare velocemente. La loro difesa ci ha messo in grandissima difficoltà stanotte". Queste le parole di un deluso Aldridge a fine gara. I suoi Blazers dovranno riscattarsi già dalla prossima gara, quando affronteranno i Lakers lunedì. Atlanta invece è attesa da un'altra trasferta dura ad ovest in casa dei Clippers, ma a questi Hawks niente sembra fare paura.