Ci voleva il miglior Derrick Rose per fermare la corsa dei Raptors. Già sconfittia a Chicago a inizio stagione, Toronto cerca la rivincita ma subisce ben 49 punti nell'ultimo periodo e ferma a quota 6 la serie di vittorie consecutive. Un altro play, Kemba Walker, prosegue la sua scalata nelle classifiche individuali e conduce gli Hornets, ancora senza Lance Stephenson, al terzo successo di fila. I Pacers magari non rivorranno indietro Stephenson, ma la sua parentesi agli Hornets sembra sempre più prossima alla fine. Nella partita in cui Jason Terry arriva a quota 2000 triple in carriera, James Harden segna 44 punti nel successo dei Rockets contro i Trail Blazers, esorcizzando il ricordo del primo turno degli ultimi play off. Dopo il successo contro gli Spurs nella prima partita con i Mavs, Rajon Rondo mette a segno la prima doppia doppia, che non serve però a superare gli Hawks di uno scatenato Dennis Schroeder. Tony Parker, dopo aver visto da spettatore i suoi compagni perdere 4 gare di fila, torna in campo e con 26 punti guida gli Spurs al successo contro i Clippers. Golden State colleziona numeri record per il 23esimo successo stagionale (a fronte di 3 sconfitte) divertendosi contro i malcapitati Kings.
Charlotte Hornets (9-19) - Denver Nuggets (12-16) 110-82 (28-18, 30-22, 26-17, 26-25)
Jefferson 22 (10/13, 2/4 ai liberi), Walker 16 + 9 assist, Neal 13; Lawson 18, Gee 15
Terzo successo consecutivo degli Hornets, che si godono i progressi di Kemba Walker, ora terzo nella speciale classifica che tiene conto di assist e palle perse. "Crescendo - dice Walker - sono sempre stato incline alle palle perse perché giocavo a una sola velocità. Ora invece cerco di variare e di fare i giusti passaggi." Walker ha messo insieme 161 assist a fronte di 41 palle perse, un rapporto di quasi 4-1 inferiore soltanto a quelli di Chris Paul e J.J. Barea. A giovare degli assist di Walker, un sempre prolifico Al Jefferson. Con Gerald Henderson al posto dell'infortunato Lance Stephenson, gli Hornets non hanno mai perso: statistica che rafforza le voci di prossima cessione dell'ex Pacers.
Chicago Bulls (18-9) - Toronto Raptors (22-7) 129-120 (33-33, 27-33, 20-17, 49-37)
Rose 29 (12/16, 0/3, 5/6), Butler 27 (5/13, 2/3, 11/11) + 11 rimbalzi, Brooks 17; Lowry 34 (8/14, 4/8, 6/10), Valanciunas 20, Ross 17
La striscia vincente dei Raptors, 6 successi consecutivi, si interrompe a Chicago sotto i colpi di Derrick Rose e Jimmy Butler. I Bulls, dopo essere stati a -12 nel terzo periodo, segnano 49 punti nell'ultimo quarto, impresa non riuscita nemmeno nell'era Jordan. Rose era all'ennesimo rientro dopo aver saltato le ultime 2 gare (comunque vinte dai Bulls): "Mi sento bene, non sono stanco come credevo sarei stato dopo aver saltato 2 partite. Per tutta la settimana si è parlato del fatto che volessero la rivincita dopo la sconfitta di inizio stagione, ma stanotte abbiamo disputato una grande partita." Amareggiato Kyle Lowry, nonostante i 34 punti messi a segno: "Non abbiamo difeso. Complimenti a Rose, è sembrato quello dei vecchi tempi. Diamo merito ai Bulls per i 49 punti dell'ultimo quarto, hanno fatto quello che volevano in campo ma noi non abbiamo fatto nulla per contrastarli."
Houston Rockets (20-7) - Portland Trail Blazers (22-7) 110-95 (37-33, 36-20, 23-23, 14-19)
Harden 44 (10/17, 4/9, 12/13), Howard 16 + 13 rimbalzi, Brewer 12; Lillard 18, McCollum 17, Matthews 14
James Harden realizza 31 punti nel primo tempo, dando ai Rockets un vantaggio di 20 punti all'intervallo che risulterà decisivo. Mentre Dwight Howard parla apertamente di rivincita della sconfitta al primo turno degli ultimi playoff ("E' come essersi tolti un peso. Li abbiamo distrutti"), Harden è più pacato e guarda al presente: "Non penso alla scorsa stagione, ma alle ultime 2 gare. Già 2 sconfitte in casa sono inaccettabili, così non volevamo subirne una terza". Fa festa anche Jason Terry, che diventa (dopo Ray Allen e Reggie Miller) il terzo giocatore ad aver realizzato 2000 triple. L'assenza di LaMarcus Aldridge si fa sentire per Portland, che viene sconfitta dopo 5 successi consecutivi. Terza sconfitta consecutiva per i Memphis Grizzlies, battuti anche dagli Utah Jazz
Memphis Grizzlies (21-7) - Utah Jazz (9-20) 91-97 (22-19, 21-25, 25-26, 23-27)
Conley 28, Gasol 24 + 12 rimbalzi, Lee 13; Burks 23, Hayward 21, Gobert 2 + 16 rimbalzi
Gli stanchi Grizzlies affrontano una squadra in forma (Utah ha vinto 3 delle ultime 4) e vengono messi ko per la terza volta di fila. Deluso Courtney Lee: "Abbiamo gettato 3 partite che dovevamo o comunque potevamo vincere. E'dura." Erano esattamente 2 anni che Memphis non perdeva 3 gare di fila. Entusiasmo in casa Jazz: "Il nostro attacco è partito dalla difesa," dichiara Gordon Hayward. "Ci eravamo posti come obiettivo di non subire più di 24 punti a quarto, ci siamo riusciti 3 volte."
Dallas Mavericks (20-9) - Atlanta Hawks (20-7) 102-105 (18-25, 20-27, 25-30, 39-23)
Schroeder 22, Korver 18, Horford 17; Ellis 18, Rondo 13 + 11 assist, Chandler 8 + 19 rimbalzi
Dennis Schroeder, tedesco di Braunschweig, affronta insieme il suo idolo (Rajon Rondo) e il connazionale che meglio ha fatto nella storia della palla a spicchi (Dirk Nowitzki). Il 21enne ex New Yorker Phantoms parte in quintetto (Jeff Teague è out) per la terza volta in carriera, si esalta e realizza il career high (nel tabellino anche 6 assist, 3 rimbalzi e 1 recupero), guidando gli Hawks al quarto successo consecutivo. "E' grandioso giocare e competere contro Rondo. Era il mio giocatore preferito," dichiara al termine della partita il play degli Hawks. "Spero che Nowitzki giocherà con me gli Europei del prossimo anno, ma ancora non so se lo farà". Rick Carlisle ci aveva visto giusto: prima della gara, aveva dichiarato che gli Hawks sono la squadra più sottovalutata della Lega, al pari di coach Budenholzer.
San Antonio Spurs (18-11) - Los Angeles Clippers (19-9) 125-118 (35-33, 37-27, 23-30, 30-28)
Parker 26, Diaw 23, Duncan 21 + 12 rimbalzi, Belinelli 9 (3/4 da 3); Paul 25, Griffin 22, Redick 21,
Gli Spurs avevano bisogno del ritorno di Tony Parker e il francese è una manna per il gioco di Popovich. Parker ("Dura stare a guardare. Ho cercato di portare energia e aggressività.") realizza 26 punti e gli Spurs il record stagionale di assist (37) e la miglior percentuale al tiro (64%). "E' stato un grande sollievo per tutti riaverlo in campo," dice Manu Ginobili, che ha firmato 10 assist. "Ci ha fatto giocare meglio e con più confidenza." Coach Popovich, che ha schierato il 17esimo starting five della stagione, rivela le preoccupazioni sulla salute del francese: "Parker dice di sentirsi bene. Sono spaventato alla morte sulle sue condizioni, ma voglio credergli. Non è un novellino e non vuole ricadere in infortuni." Chris Paul arriva a quota 6387 assist, sorpassando Norm Nixon ed entrando tra i primi 24 assistman di sempre. Tim Duncan, invece, sorpassa A.C. Green disputando la gara 1278, 19esimo di sempre.
Golden State Warriors (23-3)- Sacramento Kings (12-16) 128-108 (36-20, 28-30, 29-26, 35-32)
Thompson 25, Holiday 18, Curry 12 + 11 assist; Cousins 22, Collison 17, Gay 13
Partita perfetta per i Warriors: 13 giocatori a segno, 6 in doppia cifra, 62 punti (season high) segnati dalla panchina, 36 assist (record di franchigia degli ultimi 4 anni), riposo per Curry nel quarto periodo..."Queste sono quelle partite in cui tutti si divertono," dice coach Kerr. "Tutti segnano e si sentono bene nel dopogara". Per i Kings, 11 sconfitte nelle ultime 14 gare che sono costate il posto a coacha Michael Malone, poco o nulla da fare nonostante il ritorno di Cousins.