Continuano a volare le aquile ad Atlanta: la squadra di Mike Budenholzer si conferma sempre più compatta, dimostrando che il sistema di gioco che dallo scorso anno sta applicando l'ex assistende di Popovich agli Spurs funziona. Eccome se funziona: sesta vittoria di fila e, soprattutto, seconda squadra proprio dietro gli speroni che realizza più punti dagli assist dei compagni. Sono ben 26 questa sera le assistenze dei 36 canestri totali dal campo degli Hawks che certificano la qualità del proprio gioco. Dall'altra i Nuggets di Shaw assomigliano più ad una banda che ad una squadra vera e propria. Le assenze di Faried e Robinson pesano sicuramente, ma manca una vera e propria identità, mancano idee e soprattutto un gioco: ne pagano le conseguenze i due leader dei vecchi Nuggets di Karl, Lawson e soprattutto Danilo Gallinari. Il duo che sembrava aver fatto le fortune di Denver sembra spaesato in campo. Denver trova in Wilson Chandler l'unico in serata di grazia, che realizzerà 29 punti personali, utili soltanto a tenere a galla la barca fino al -12 finale. Millsap sugli scudi per Atlanta, autore di 23 punti e 4 palle rubate. 

LA PARTITA - Denver sembra essere entrata bene in campo, con Chandler che inizia fin da subito a martellare la retina. Afflalo ne mette 8 di fila e Denver è avanti 13-7. Gli Hawks si assestano difensivamente e trovano le contromisure, anche abbastanza facilmente, all'attacco di Denver che si basa soprattutto su azioni personali e poco altro. Horford e Korver riportano avanti Atlanta. Alla fine del primo quarto la squadra di casa conduce di 11, con un parziale di 20-8 che ferisce i Nuggets (Antic 6). La squadra di Shaw si disunisce subito e smette di lottare: il vantaggio si dilata fino a toccare le 20 lunghezze con Scott che ne mette 7 in altrettanti minuti. Il ritorno di Mozgov ed il solito Chandler riportano la squadra del Colorado a -12, ma è un fuoco di paglia spento prontamente da 4 punti di Millsap per il 57 a 36 di fine primo tempo. Al rientro dagli spogliatoi Atlanta commette l'errore di non chiudere la gara; Teague forza molto in attacco cercando di mettersi in partita, ma ottiene l'effetto contrario permettendo a Denver di tornare sul -10 con Chandler che arriva a quota 21 e Mozgov che sale al proscenio: 10 in 5 minuti. Millsap riesce ad isolarsi e mettere 14 punti nel terzo periodo che risulteranno decisivi per mantenere un gap di sicurezza e gestirlo nel finale. L'ultimo quarto si gioca su ritmi bassissimi, che favoriscono soprattutto i padroni di casa. L'indomito Chandler prova a scuotere i suoi in tutti i modi con risultati scadenti. Troppa approssimazione e confusione in attacco porterà i Nuggets a perdere i palloni decisivi quando la rimonta sembrava oramai cosa fatta. Carroll, autore di un ottima gara, chiude con 11 punti e 9 rimbalzi e l'assist per la tripla di Korver che ammazza definitivamente la partita. Atlanta porta a casa il sesto successo di fila, confermandosi tra le prime quattro squadre ad Est, ed una delle più in forma della Nba tutta. 

Le percentuali sottolineano come il sistema Hawks funzioni e porti a tiri facili e puliti dal perimetro. 37% di squadra da tre punti con Millsap che tira 4/5 e Korver 3/7. Denver tira invece il 17%, e se togliessimo il 4/12 (33%) di Chandler la percentuale scenderebbe a 2/23 (8%). Schroder, Antic, Scott e Mack danno un ottimo apporto dalla panchina per 30 dei 36 punti totali. Shaw pesca soltanto Gee dai non titolari, autore di 14 punti, mentre Gallinari fatica ad entrare in un non-sistema come quello della ex guardia dei Lakers. 

Entrambe le squadre tornano in campo domani notte. Denver vola a Toronto, dove affronterà la terza trasferta di seguito dopo aver perso anche a Washington. Gli Hawks andranno in casa di Indiana, di ritorno dalla tournèe ad Ovest.