Dopo essere stati dimezzati da un virus allo stomaco, nella trasferta canadese, tornano a disposizione per coach Joerger, Koufos e Leuer. É proprio Leuer, che ha dato un contributo fondamentale nella prova del venerdì notte contro Boston, aggiungendo ai quarantotto punti combinati dal duo Gasol-Z-Bo, diciannove punti in poco più di venti minuti minuti in campo, che hanno permesso a Memphis di vincere la ventunesima partita consecutiva, sul parquet di casa.
"Non ancora tutti si devono riprendere dal virus allo stomaco, ma quando c'è una partita non hai scuse, devi solo scendere in campo e giocare." Ha dichiarato Jon Leuer al termine della vittoria casalinga.
La chiave della gara per Memphis è stato il dominio nel pitturato. I Grizzlies in fatti hanno vinto sia la sfida a rimbalzo (50-38), sia la sfida realizzativa sotto canestro, segnando ben sessantasei punti nell'area contro i soli trentotto punti dei Celtics.
Mike Conley, autore di 15 punti e otto rimbalzi, ha elogiato Randolph e Gasol a fine partita, affermando: "Ovviamente penso che Marc e Zach lavorino sodo ogni notte, ma contro Boston il loro lavoro è stato più evidente del solito e quando le tue prime scelte offensive sono on fire, vincere la partita è semplice."
Anche Brad Stevens, coach dei Boston Celtics, a fine gara si è complimentato con il lungo spagnolo dicendo: "Gasol è stato immenso stanotte, era il miglior giocatore in campo, ha fatto giocate su giocate, grazie ai suoi tiri e passaggi." Stevens ha continuato asserendo: "Abbi8amo giocato bene a tratti. Possiamo imparare molto da alcuni giocatori dei Grizzlies, soprattutto dai lunghi."
Per Boston il top scorer è sato Kelly Olynyk, che ha guidato boston con 18 punti, ai cui si sono agginti i 13 punti di Sullinger, i dodici punti di Jeff Green e gli undici di Thornton e Bradley. Durante la gara i Celtics non sono mai stati in vantaggio, ed hanno subito un massimo svantaggio di ventuno lunghezze, grazie ad un parziale di 9-0 di Memphis nei primi minuti dell'ultima frazione di gioco. Con un parziale di 14-4, nel terzo periodo Boston si era portata anche a meno nove, ma nell'ultimo quarto, i Celtics, non sono mai riusciti ad andare proprio sotto le nove lunghezze di svantaggio.