Poco meno di un mese all’inizio del Mondiale di Basket. Dal 30 Agosto al 14 Settembre, la Spagna sarà l’ombelico del Mondo della palla a spicchi. 15 giorni di passione e sudore che decreteranno il successore degli Usa, vincitori quattro anni fa, quando in Turchia superarono i padroni di casa in finale. C’è grande attesa nella penisola iberica per la manifestazione iridata che, con ogni probabilità, segnerà la fine di un’epoca per la nazionale spagnola. Calderon, Reyes, Gasol, e Navarro, i pilastri della Spagna di Scariolo che ha dominato l’Europa fino al 2011, vincendo l’argento alle Olimpiadi di Londra nel 2012, sono all’ultima partecipazione al Mondiale (che hanno conquistato nel 2006 in Giappone). La Spagna, oltre ad essere padrona di casa, è una delle favorite alla vittoria finale assieme ai neo campioni d’Europa della Francia e, ovviamente, agli Usa.
La Fiba ha confermato il formato dell’ultima manifestazione, mantenendo a 24 il numero delle squadre partecipanti.6 le città che la Federazione spagnola di pallacanestro ha scelto per l’organizzazione del torneo: Granada, Siviglia, Bilbao e Gran Canaria per la prima fase, Madrid e Barcellona per la fase finale. A titolo informativo, per chi volesse seguire il girone che si giocherà a Gran Canaria, il fuso orario sarà diverso, avendo un’ora in più rispetto alle altre tre città. 4 gironi da 6 squadre. Ogni girone si svolgerà in una città della penisola, per poi spostarsi a Barcellona e Madrid per la fase ad eliminazione diretta.
Oltre alla Spagna, qualificata come squadra del paese ospitante, nel girone A (Granada) sono state sorteggiate : Serbia, Francia, Brasile, Egitto ed Iran. Nel girone B (Siviglia), la favorita è l’Argentina, che però dovrà fare a meno di Manu Ginobili. Dovrà vedersela con Filippine, Senegal, Porto Rico, Grecia e Croazia. Il girone C (Bilbao) è quello degli Stati Uniti, che affronteranno Rep. Dominicana, Turchia, Finlandia, Ucraina e Nuova Zelanda. Infine, l’ultimo girone, il D (Gran Canaria) sarà composto da Angola, Australia, Corea del Sud, Lituania, Messico, Slovenia.
Le prime quattro di ogni gruppo, accederanno alla fase ad eliminazione diretta, che come detto si disputerà a Madrid, e Barcellona. A Madrid, le prime quattro del girone A, si incroceranno, il 6 e 7 Settembre, contro le quattro del girone B (A1 – B4 ; A3 – B2 ; A4 – B1 ; A2 – B3). Contemporaneamente, al Palau Sant Jordi di Barcellona, le prime 4 dei gironi C e D, si incontreranno a loro volta (C1 – D4 ; C3 – D2 ; C4 – D1 ; C2 – D3). Il 9 ed il 10 Settembre si disputeranno i quarti di finale. Il primo giorno a Barcellona si giocheranno le prime due partite, il secondo a Madrid le due restanti. La prima semifinale, l’11 Settembre, spegnerà le luci sul parquet di casa dei blaugrana. Mentre, l’altra semifinale e le due finali (3° - 4° posto e finalissima), si giocheranno al Palazzetto dello Sport della Comunità di Madrid, per il gran finale.
I PROTAGONISTI : partiamo dai grandi favoriti. Da quando gli Usa hanno deciso di mettere in campo le stelle Nba, i grandi favoriti sono sempre loro. Durant, Mvp dell’ultima competizione iridata e della regular season 2013-2014, torna per difendere e riprendersi lo scettro di miglior giocatore della competizione. Ovviamente, assieme al trofeo personale, bissare la vittoria in terra spagnola è d’obbligo per la delegazione statunitense. Il roster a disposizione di Coach K è spaventoso, anche se mancheranno Anthony e James : Curry, Durant, Harden, Irving, senza nulla togliere al resto dei presenti, ed il ritrovato Rose, guidano il gruppo. Il dato che fa impallidire è l’età media della squadra : 24 anni. Non sarà il Dream Team visto da queste parti 22 anni fa, ma fan paura lo stesso.
Subito dietro gli Usa, le Europee. La Spagna, padrone di casa, su tutte. Squadra completa in tutti i ruoli, con la maggior parte dei giocatori in rosa che giocano oltreoceano, abituati a confrontarsi tutti i giorni con i “fenomeni” : i fratelli Gasol, Calderon, Ibaka e Rubio ai quali si aggiungono Rodriguez, Fernandez, Navarro ed i giovani Abrines e Diez. Il fattore campo, così come l’orgoglio iberico, non è da sottovalutare. Un passo dietro sono Grecia e Lituania. Da sempre squadre quadrate e di sicuro affidamento nelle competizioni continentali e non. Anche Francia ed Argentina, dati i loro precedenti, dovrebbero essere considerate come principali antagoniste degli Usa, ma le assenze, sanguinose, di Ginobili e Parker, si faranno sentire. Infine le probabili sorprese, quelle squadre che hanno un buon roster, fatto di un giusto mix di esperienza e giovani talenti pronti ad emergere anche in campo internazionale : è il caso di Serbia, Slovenia ed Australia. Quest’ultima potrebbe essere la classica cenerentola snobbata da molte, che potrebbe stupire davvero tanto. Peccato per l’assenza di Mills, operatosi ultimamente, che avrebbe formato con Exum, Andersen, Baynes e Della Vedova un discreto quintetto. Bogdanovic e Nedovic per la Serbia ed i fratelli Dragic per la Slovenia potrebbero far saltare il banco per queste due nazionali.
Durant ed i suoi Usa guardano tutti dall’alto, consapevoli che quest’anno, più di quattro anni fa, la lotta sarà agguerrita. Gli spagnoli, così come i turchi, sono vogliosi di dimostrare alla propria nazione di potersela giocare, e battere, la squadra più forte del Mondo.