I Dallas Mavericks rompono gli indugi: come riportato sia da Marc Stein di ESPN che da Adrian Wojnarowski, infatti, la franchigia di proprietà di Mark Cuban ha trovato l'accordo col Restricted Costless Agent Chandler Parsons, attualmente ala piccola degli Houston Rockets, per un contratto triennale (player option per la stagione 2016/2017) che ammonta a circa 46 milioni di dollari, sul quale il giocatore apporrà la propria firma a mezzanotte e 1 minuto (per Marc J Spears di Yahoo! Sports). Ora la palla passa al General Manager dei 2 volte campioni NBA Daryl Morey, il quale avrà 72 ore di tempo per decidere se pareggiare la ricca offerta oppure lasciare che il 26enne traslochi nella Big D.
La mossa dei Dallas Mavericks è assolutamente cruciale in quanto potenzialmente espone gli Houston Rockets ad un gioco pericoloso: quest'ultimi hanno infatti proposto a Chris Bosh un contratto quadriennale al massimo salariale che, nel caso in cui trattenessero Parsons prima di firmare l'ala grande dei Miami Heat, non sarebbe più sul piatto, in quanto verrebbe meno lo spazio salariale necessario. Bosh è allettato dalla proposta dei Rockets ma, come anticipato, la sua priorità rimarrebbe quella di continuare a giocare negli Heat insieme a LeBron James; quest'ultimo, dal canto suo, sarebbe ancora incerto se restare a Miami oppure fare ritorno a casa, ai Cleveland Cavaliers, che proprio oggi hanno liberato spazio salariale sufficiente ad offrirgli l'agognato max contract. Di fatto, a meno di clamorose sorprese, la decisione di Bosh sarà correlata ed immediatamente successiva a quella di James: se quest'ultimo sceglierà di rimanere a Miami, quasi certamente Chris rinnoverà con gli Heat; viceversa, qualora LeBron opti per tornerà in Ohio, automaticamente il secondo accetterà l'offerta economicamente irrinunciabile di Houston.
Si tratta di una questione di tempo prim'ancora che di salari. Se la (seconda) Decision del Prescelto arriverà entro le prossime 72 ore, automaticamente si conoscerà anche il futuro prossimo di CB#1, quindi i Rockets sapranno se il prossimo anno Chris Bosh giocherà a Houston e dunque potranno scegliere serenamente cosa fare di Parsons: se trattenerlo, accettando di entrare in regime di luxury tax, o se lasciare che indossi la divisa campione NBA 2011 dei Mavericks. Viceversa, se non arriverà entrò le prossime 72 ore, i Rockets dovranno prendere una decisione delicata: trattenere "Chandler Bang" (questo il soprannome di Parsons) rinunciando definitivamente a Bosh - come detto, non avrebbero più spazio salariale sufficiente per quest'ultimo - oppure lasciare andare il primo a Dallas senza però avere alcuna garanzia che Chris approdi a Houston. Sempre dando per scontato che, nel frattempo, il GM Rockets sia riuscito a trovare un accordo per la cessione della point guard Jeremy Lin, fondamentale per ritargliare dal monte-ingaggi gli oltre 20 milioni di dollari necessari al max contract da destinare a Chris Bosh.
Anche per i Mavs, d'altronde, non è certamente operazione priva di rischi: è evidente infatti che la dirigenza di Houston aspetterà fino all'ultimo secondo prima di esercitare il proprio diritto di pareggiare l'offerta, a maggior ragione se nulla di definitivo si saprà sul futuro dei due "amigos" della Florida, quindi il mercato dei campioni NBA 2011 è sostanzialmente bloccato. Se in questo intervallo di tempo le principali alternative a Chandler Parsons - il ventinovenne inglese Luol Deng e l'ex Los Angeles Lakers Trevor Ariza - dovessero accasarsi e, dulcis in fundo, gli Houston Rockets optassero per trattenere la propria pick numero 38 al draft 2011, Dallas rimarrebbe col proverbiale pugno di mosche in mano e dovrebbe individuare un ulteriore piano di riserva, forse persino il rinnovo di Shawn Marion.
Che Houston rimanga sia senza Bosh che senza Parsons è ipotesi piuttosto remota. Tuttavia, va segnalato quanto rivelato dallo stesso insider di Yahoo! Sports, ovvero che nella giornata di oggi la dirigenza Rockets e Chandler avrebbero tentano invano di pervenire ad un accordo condiviso e, in rapida successione, il GM Daryl Morey avrebbe sostenuto contatti telefonici con potenziali rimpiazzi, ovvero i suddetti Luol Deng, sul quale pressano vigorosamente gli Atlanta Hawks, o Trevor Ariza, che i Washington Wizards sarebbero del tutto desiderosi di trattenere. Probabilmente siamo di fronte a telefonate di circostanza o sondaggi scarsamente indicativi, ma è chiaro che l'incertezza prodotta dall'accordo raggiunto fra i Dallas Mavericks e Chandler Parsons mette Houston spalle al muro: nella migliore delle ipotesi Chris Bosh diventerà un Rockets e la proprietà avallerà l'ingresso in regime di luxury tax così da riconfermare anche l'ala piccola numero 25; nella peggiore, avrà rinunciato a quest'ultima per scommettere invano sull'arrivo del primo. Tutto dipende da LeBron James.