Non si tratta esattamente di una novità - lo aveva anticipato Chris Broussard (ESPN) lo scorso 25 giugno - ma certamente è la confermache tutti attendevamo. Come fedelmente riportato da Marc Stein (ESPN) la notte appena trascorsa, Carmelo Anthony ha calendarizzato gli incontri preliminari che sosterrà personalmente per consentire alle franchigie a lui interessate di presentare il proprio progetto tecnico ed economico: ad aprire le danze nella giornata di domani saranno i Chicago Bulls, guidati dall'allenatore Tom Thibodeau; ventiquattr'ore dopo toccherà poi agli Houston Rockets, ancora una volta nelle sapienti mani del General Manager Daryl Morey dopo lo "scippo" di Dwight Howard ai danni dei Los Angeles Lakers, quindi ai Dallas Mavericks, con una delegazione comprendente, oltre al capo allenatore Rick Carlisle, anche l'entusiasta proprietario Mark Cuban.
OUTSIDER LACUSTRE - E' sempre più chiaro come ormai, al netto di un eventuale ritorno di fiamma per i New York Knicks, avvantaggiati dal legame emotivo e quotidiano che lega l'uomo Melo alla Grande Mela nonchè dalla possibilità di proporgli un'offerta economica nettamente più sostanziosa di qualunque altra franchigia, il top scorer della stagione regolare 2012/2013 abbia ristretto il suo ventaglio di opzioni a quelle tre: i Chicago Bulls, gli Houston Rockets e i Dallas Mavericks, in quella che, secondo noi, è attualmente la griglia di partenza per la corsa al numero 7. L'unica potenziale outsider, stando alle voci emerse finora, potrebbero essere i Los Angeles Lakers dell'amico Kobe Bryant: i 16 volte campioni del mondo hanno spazio salariale sufficiente a regalargli un cosiddetto max contract e la piazza della Città degli Angeli è seconda a nessun'altra, in termini di prestigio storico, attenzione mediatica e tifo, ma l'ex ala piccola dei Denver Nuggets ha sempre lasciato intender di voler sposare un progetto tecnico che lo metta in condizione di competere da subito per l'anello, obiettivo che, nel breve termine, i "purple and gold" possono soltanto cullare nei loro sogni.
MAX CONTRACT - Al momento, comunque, la situazione si direbbe ancora piuttosto fluida, in quanto nessuna delle tre franchigie che l'incontreranno nelle prossime 48 ore potrebbero mettere sul piatto una proposta di contratto al massimo salariale: i Chicago Bulls dovrebbero necessariamente esercitare l'amnesty clause su Carlos Boozer, per toglierlo dal conto del loro payroll, quindi cercare di piazzare sul mercato il contratto in scadenza dell'ala piccola ex Milwaukee Bucks Mike Dunleavy; gli Houston Rockets dovrebbero trovare una destinazione per Jeremy Lin, anche se secondo Howard Beck (Bleacher Report) avrebbero già un accordo in mano per "liberarsi" del prodotto di Harvard; i Dallas Mavericks non avrebbero in alcun modo la possibilità di recuperare ulteriore spazio salariale e quindi, sulla base delle dichiarazioni rilasciate dallo stesso owner a Tim MacMahon di ESPN, dovranno investire esclusivamente su argomenti di natura tecnica (coaching staff, solidità organizzativa) e umana, a partire dal neo-arrivato Tyson Chandler, molto legato a Melo. I dettagli economici non dovrebbero ugualmente risultare decisivi ai fini della scelta finale: se davvero Carmelo Anthony lascerà New York, lo farà soltanto per un motivo: provare a vincere. Subito.