Per la quarta volta negli ultimi sei anni, Milano e Siena si ritroveranno l'una contro l'altra nella finale scudetto. Nei tre precedenti l'Olimpia è stata letteralmente surclassata, vincendo appena una partita su tutte e tre le serie.
Questa sarà l'ottava finale consecutiva per la Montepaschi Siena, campione iridata delle ultime sette stagioni, ancora sulla vetta d'Italia nonostante tutti gli scandali successi negli ultimi anni.
Si tratta invece della quinta finale negli ultimi 10 anni per Milano. Mai come quest'anno le possibilità e le potenzialità degli uomini di Banchi fanno tanto ben sperare i tifosi, i quali aspettano di alzare la coppa da ben 18 stagioni. Correva l'anno 1996 e l'Olimpia si impose per 3-1 contro la Fortitudo Bologna.
La strada per arrivare a queste finali passa dalle non poco complicate serie contro Pistoia e Sassari. Se ai quarti di finale il fattore campo dei toscani aveva creato il più grande grattacapo all'Armani, in questa semifinale i "men in red" conquistano tre delle quattro vittorie proprio in Sardegna, laddove la sconfitta manca da tempo immemore.
Una serie meritata, sigillata dalla strepitosa performance in quest'ultima Gara 6, dominata dal primo all'ultimo punto, sotto ogni aspetto di gioco, partendo dalla caparbietà a rimbalzo per arrivare alla percentuale di tiro dal campo.
Per la prima volta nella sua gestione, Armani si trova davanti una squadra in grado di arrivare fino in fondo, arrivando a queste Finals da favorita.
Sassari saluta il suo pubblico dopo una stagione assolutamente positiva, nella quale tuttavia si poteva e forse, si doveva, dare qualcosa di più soprattutto sotto il punto di vista del gioco corale, a tratti inesistente. Se Drake Diener chiude l'anno da Mvp regnante, il cugino Travis potrebbe appendere le scarpette al chiodo, ritornando in America dopo una carriera in Europa.
Nella notte della qualificazione Banchi ritrova uno strepitoso Lawal, in grado di siglare 17 punti e 8 rimbalzi in appena 18 minuti di gioco, tirando 8-9 dal campo. High scorer della serata è ancora Langford, con 24 punti e ben +19 di plus/minus. Vanno in doppia cifra anche Jerrells e Samardone Samuels con 12 punti, mentre Gentile si ferma a quota 11.
Tra gli uomini di Sacchetti il miglior marcatore è Drake Diener con 19, seguito dai 17 di Caleb Green e dai 16 di Gordon.
Tra pochi giorni l'Olimpia e tutta Milano si ritroveranno di nuovo nella posizione di centrare un sogno che manca da quasi vent'anni, consapevoli che con questa squadra, questa volta, questo sogno può diventare realtà. E chissà, magari sarà la volta che si riuscirà a strappare un sorriso al vecchio Giorgio...