Forse la migliore partita della serie sin qui, senz'altro la più spettacolare e combattuta. Non è certo il trionfo del gioco di squadra o del tatticismo, bensì della forza incredibile delle individualità in campo.
Da Bosh a George, passando per Wade e Stephenson. In una notte nella quale tutte le più grandi stelle brillano, suona ancor più clamorosa la peggior prestazione in dieci anni di carriera di LeBron James, fermato dai falli e costretto a meno di 25 minuti di gioco, con soli 7 punti all'attivo in un terribile 2-10 dal campo.
Durante la prima frazione di gioco sono i padroni di casa a portarsi avanti per primi, salvo poi farsi raggiungere e sorpassare dai campioni in carica, i quali estendono la propria lead anche alla doppia cifra.
Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio, gli Heat rientrano in campo con la mentalità sbagliata e la forza dei Pacers viene nuovamente fuori. Partita combattuta sino a metà dell'ultimo periodo, quando Indiana riesce a prenere un gap importante di 11 punti.
La fine? No, è solo l'inizio. Sul terreno di gioco si manifesta un'improvvisa shot around di triple, da una parte e dall'altra, senza esclusione di colpi. Per i Miami Heat si fanno avanti Chris Bosh (il migliore dei suoi con 20 punti), un insolito Dwayne Wade (18 per lui), Ray Allen ( 3 bombe e 15 punti), ma soprattutto Rashard Lewis (18 puni con 6-9 da fuori il perimetro.
Tra le file dei gialloblù invece, tutto è lasciato nelle mani di Paul George, indiscutibile Mvp di questa Gara 5, il quale tiene in piedi tutta la squadra da solo nel quarto periodo, chiudendo con 37 punti, 6 rimbalzi e altrettante palle recuperate. Doppia cifra anche per West con 19, Stephenson con 12 e 10 punti per Hibbert.
La serie quindi si porta a Miami sul risultato di 3-2 per i padroni di casa, i quali cercheranno questo venerdì notte di chiudere i giochi ed approdare alle Finals per il quarto anno consecutivo.