Milano – E’ iniziata ieri la quattro giorni delle Final Four d’Eurolega targate Turkish Airlines e la città lombarda non si è fatta cogliere impreparata. L’organizzazione della manifestazione è stata pressochè perfetta, ed oltre all’invasione dei tifosi delle squadre, in testa gli israeliani del Maccabi, per la manifestazione c’è stato l’allestimento in piazza Duomo di 4 campetti per la fan zone, un torneo per gli under 18 ed il Nike International Junior Tournament, che finirà domenica con una finale alle 12 al Forum di Assago. Eventi che hanno permesso l’afflusso di tanti ragazzi, che ha promosso la manifestazione e permesso a tanti visitatori “neutrali” di avvicinarsi al mondo del basket.
Final Four - Passiamo all’analisi delle due semifinali che si terranno al Forum, cercando di spiegare punti di forza e punti deboli delle squadre che si sfideranno nella massima competizione Europea. Le squadre che si sono qualificate per la Final Four sono le due spagnole, Barcellona e Real Madrid, il Cska Mosca, del “nostro” Ettore Messina, ed il sempre presente Maccabi Tel Aviv, che nei quarti ha eliminato l’Armani Jeans, sottraendole il piacere di partecipare alle finali in casa.
Ore 18 palla a due della prima semifinale. Si affrontano il Cksa Mosca di Ettore Messina ed il Maccabi Tel Aviv. Rivincita delle finali del 2006 e del 2008. Il Cska in questa stagione ha battuto due volte la compagine israeliana, infliggendogli uno degli scarti più duri della sua storia : 100-65 in quel di Mosca. Cska e Maccabi si affrontano per la trentaduesima volta nella loro storia. Regna l’equilibrio, 16-15 per i russi. Gli israeliani, ovviamente, sperano nel pareggio!
Per Kyle Hines, così come vedremo più tardi per Papanikolau, sarà un’occasione più unica che rara. Vincere la terza Eurolega di seguito, ed affiancare l’unico che è riuscito in questa impresa : Sarunas Jasikevicius.
I russi, allenati dall’italiano Ettore Messina, punteranno tutto su Hines e sull’ex Nba, Nenad Krstic, ingaggiato per condurre la sua squadra alla vittoria in Europa che manca dal lontano 2008. La squadra russa potrà contare anche sugli apporti di Sasha Kaun, Andrey Vorontsevich e Victor Khryapa, ex vincitore del Trofeo come Miglior Difensore. Per Kaun e Krstic il compito più difficile della serata : custodire ed arginare Sofoklis Schortsanitis, miglior marcatore dell’Eurolega per rapporto punti/minuto. Baby Shaq, cosi com’è stato soprannominato in età giovanile per la sua somiglianza con il più famoso O’Neal, avrà il compito di dominare l’area pitturata, e scaricare la palla quando arriveranno i raddoppi russi. Dovranno farsi trovare pronti sugli scarichi i soliti David Blu , Devin Smith e Guy Pnini, sempre pronti a premere il grilletto. Il matchup che potrebbe spostare l’equilibrio della gara, e risultare decisivo, sarà quello tra Smith e Khryapa. David Blatt, allenatore degli israeliani, avrà un altro compito difficilissimo : cercare di fermare il creatore di gioco dei russi, Milos Teodosic. Autentico genio del pick and roll, sempre decisivo con assist per i compagni e conclusioni personali, che però non sempre ha dimostrato continuità all’interno della stagione. Si affiderà a Tyrese Rice per provare a farlo. Sarà fondamentale per il Maccabi non far prendere ritmo a Teodosic, che proverà ad armare i suoi tiratori sul perimetro, Fridzon su tutti, glaciale nel tiro da tre. Altra freccia nell’arco di Messina sarà sicuramente Sonny Weems, che proverà ad incidere con il suo atletismo, la sua rapidità ed il suo jumper mortifero. Il Maccabi, dalla sua, proverà a sfruttare la propria versatilità con le sue ali, Ingles, Pnini e Blu, che daranno a coach Blatt tante possiblità di cambiare il volto della partita.
Cska che parte leggermente favorito, per i precedenti e per la profondità della panchina, ma mai dare per vinti gli israeliani, che metteranno in campo sicuramente cattiveria agonistica e tanta voglia di non mollare mai.
Alle 21 è di scena il derby spagnolo. Forse la semifinale più attesa. Come nel calcio, anche nella pallacanestro, la Spagna la fa da padrone, e porta, per la seconda volta in due anni, due squadre in semifinale. Il fato vuole, che come lo scorso anno a Londra, anche in questa occasione si sfideranno soltanto in semifinale. Eterne rivali, sono al sesto scontro in stagione. Il Real è in vantaggio per 4-1, ma nessuno di questi cinque precedenti, vale quanto la partita di stasera. In ambito europeo, invece, sarà il 20° scontro, con il Barça che conduce per 12-7.
Per uno dei protagonisti di questa partita, questa Final Four può rappresentare un ingresso nella storia del gioco e dell’Eurolega. Infatti, lo stesso discorso fatto in precedenza per Kyle Kines, vale anche per Kostas Papanikolau (Barcellona). I due infatti erano compagni di squadra nell’Olympiacos campione 2012 e 2013.
Sarà proprio Papanikolau, coadiuvato dal sempreverde Juan Carlos Navarro (leggenda e capocannoniere di tutti i tempi della manifestazione, all’ottava Final Four), a dover trascinare la squadra di Xavi Pascual verso la finale ed il titolo. Di fronte Navarro troverà il suo compagno di nazionale, Rudy Fernandez (inserito per la seconda volta nel migliore quintetto dell’Eurolega), che con la sua creatività e il suo raggio di tiro illimitato, proverà a risultare decisivo per i blancos. Al Real Madrid dovrebbe mancare Dontaye Draper, e Sergio Llul e Sergio Rodriguez saranno chiamati agli straordinari per sostituire l’americano. Da riserva a mvp. Sergio Rodriguez è stato nominato miglior giocatore dell'Eurolega 2013-14, diventando il secondo sesto uomo della storia ad aggiudicarsi il premio dopo Theo Papanikolau del Cska Mosca nel 2007. Il primo cambio del Real Madrid ha chiuso la stagione con 13,5 punti e 5 assist di media pur non giocando mai una volta titolare: ha chiuso quarto nella classifica dei migliori tiratori da tre colpendo col 48,8%, quinto tra gli assistman e ha stabilito i nuovi record di squadra per assist in una partita di Eurolega (11) e triple a bersaglio senza errori (6). Provare a fermarlo sarà la priorità per il Barcellona e Xavi Pascual. Proverà a farlo Marcelinho Huertas , che cercherà di controllare tempi di gioco e soluzioni offensive della sua squadra. Decisive saranno le singole difese di Sada su Jacob Pullen e di Sergio Llul sulla bomba Navarro, sugli esterni, mentre nel pitturato, tutte le attenzioni dei madrileni saranno per Ante Tomic, senza ombra di dubbio il pericolo numero uno dei catalani. Pablo Laso, coach del Real, proverà a fermarli con Bourussis e Salah Mejri, che non avranno di certo vita facile in difesa, ma potranno sfruttare la loro maggiore mobilità in attacco per sfidarlo e caricarlo di falli. Slaughter e Dorsey, invece, centri rispettivamente di Real e Barcellona, si sfideranno in una lotta all’ultimo rimbalzo, che potrà essere decisiva in un’eventuale finale punto a punto.
La chiave tattica del match ruoterà molto sul ritmo che la difesa del Barcellona riuscirà a dare già dai primi minuti, cercando di non mettere in ritmo Rodriguez e Fernandez e di non lasciare dominare i madrileni sotto i tabelloni. Dall’altra parte, il Real cercherà subito di sviluppare il suo piano partita, di correre e tirare, per avere maggiore imprevedibilità e libertà al tiro.
Partita che non ha un favorito, che si preannuncia avvincente dal primo al quarantesimo minuto da non perdere assolutamente!