Dopo 2 settimane di battaglie, condite dall'affaire Sterling, i Clippers passano il turno battendo i Warriors in una gara 7 degna conclusione di una serie equilibratissima. Dopo mille capovolgimenti e altrettante emozioni, i liberi decisivi sono messi a segno da una delle comparse, Darren Collison, dopo che gli attori protagonisti hanno dato il meglio di sè. 

"Dopo tutto quello che successo, pensavo che la mia squadra avesse bisogno di questa vittoria," dichiara Doc Rivers. "E' stata una settimana dura, come se fossero stati due mesi. Avevamo bisogno di ridere e festeggiare. Sono molto orgoglioso dei miei giocatori.""Siamo delusi, ma abbiamo combattuto e siamo stati competitivi," gli fa eco il collega di Golden State, Marc Jackson.Piene di orgoglio le parole di Chris Paul: "Abbiamo mostrato la nostra volontà, e stasera siamo andati oltre tutto che ci ha distratto negli scorsi giorni."

L'inizio gara è subito scoppiettante. Da una parte, i Warriors attaccano con le triple di Thompson e Green per un parziale di 6-0. I Clippers rispondono con il fosforo di Paul, abile a servire Griffin e Redick e, in caso di bisogno, a mettersi in proprio. Bastano però un paio di errori di CP3 a innescare la prima fuga dell'incontro. Golden State infatti chiude il primo quarto con un parziale di 9-1 che vede Green e Jordan Crawford protagonisti e si porta sul 22-32.Il vantaggio aumenta con un paio di liberi di Curry, prima che i Clippers frenino l'emorragia offensiva con Collison. Una tripla di Redick e le iniziative di Jamal Crawford riportano a contatto Los Angeles (32-33), prima che Igoudala mandi a segno 2 triple in pochi secondo (35-42). Il ritmo offensivo si fa più alto. Jamal Crawford continua a essere micidiale (43-45), ma Golden State resiste con una tripla di Green e l'ottimo impatto di Speights. Quando Curry, dopo aver regalato assist in serie, comincia a colpire dalla lunga distanza, le lunghezze di distanza ritornano a essere in doppia cifra 1(54-64).

Los Angeles chiude il primo tempo con una schiacciata di Griffin su assist di Paul, e nel terzo periodo è di nuovo a contatto dopo un parziale di 7-2 (63-66). Curry è però irrefrenabile, sia che costruisca le conclusioni per i compagni, sia che provi ad attaccare il ferro. CP3 non vuol essere da meno, e insieme a Griffin riduce quasi del tutto le distanze (69-70). Gli assist di Paul per Redick e Barnes permettono a Los Angeles di sorpassare (75-72). I Warriors non demordono e pareggiano col solito Curry (77-77), prima di un parziale interno di 6-0 che dà ai Clippers il massimo vantaggio (83-77), incrementato poco dopo da Paul (87-79). Una tripla di Green e 2 liberi di Curry riportano i Warriors a un solo tiro di distanza (87-84) e, in avvio di ultimo quarto, Golden State è di nuono avanti con una tripla di Jordan Crawford (89-92). E' di nuovo Collison a frenare i Warriors, che vengono superati da una tripla di Barnes (96-94). 5 punti di Paul regalano ai Clippers un margine importante a metà del quarto (103-96), che viene però subito cancellato da una serie di liberi realizzati di Thompson. Il punteggio vede ora le due squadre alternarsi più volte alla guida Dopo uno scambio di triple tra Jamal Crawford e Igoudala, sono Jordan e Griffin a dare il +5 ai Clippers (116-111) con cui si entra nell'ultimo minuto di gioco. Un esausto Draymond Green fallisce un tiro libero e viene punito da Redick, che realizza il 118-111. 36 secondi al termone, Curry subisce fallo mentre prova la tripla e fa percorso netto dalla lunetta (118-115). I Clippers rispondono con una schiacciata di Jordan, servito da Griffin (120-115). Tripla di Green, che si fa perdonare l'errore dalla lunetta (120-118). Golden State si affida al fallo. Redick è glaciale (122-118). Curry fallisce la tripla, altro viaggio in lunetta, questa volta di Paul, altro 2/2 (124-118). A 3 secondi dalla fine Curry piazza la tripla che tiene viva una minima speranza per i Warriors, ma Collison dalla lunetta non sbaglia e chiude questa immensa serie.