E' stato lui a decidere la gara. Il bistrattato DeAndre Jordan. Quello che fino a Giugno era un mezzo giocatore e poi è arrivato Rivers che ha reso funzionale Perkins quindi figuratevi. Proprio lui, probabilmente il più colpito dai commenti razzisti del proprio owner, tanto da pubblicare su Instagram una foto senza caption completamente nera.
Aveva scritto a Doc dopo una rivedibile Gara-4 (0 punti, 6 rimbalzi ed un tiro tentato in 25 minuti): "Non ero io, tornerò". Così è stato.
Jordan è stato straordinario stasera, garantendo ad i suoi Clippers la possibilità di potersi giocare l'accesso al secondo turno con il fattore campo in tasca avendo vinto oggi allo Staples Center. Ha chiuso la gara con 25 punti, 18 rimbalzi, 4 stoppate ed 8/10 al tiro. E' diventato il primo giocatore a postare almeno 25 punti, 18 rimbalzi e 4 stoppate in una gara di Playoffs dopo Duncan. Ha vanificato l'hack da parte dei Warriors nel 4° quarto, quando la gara stava scivolando di mano a Jackson&co.: 3 liberi messi su 4 in quella situazione. Ha chiuso la serata con 9 tiri dalla lunetta su 17 tentati. Più del 50%. Ha zittito Sterling ed ha goduto: questa è la vittoria di DJ.
Ma non è stata solamente la serata di Jordan. E' stata la Pasqua dei Clippers, risorti dall'oblio nel quale li aveva gettati Sterling. Il risultato finale dallo Staples è un 103 - 113 che regala ai californiani un match-point fra due notti, quando all'Oracle Arena con una vittoria vederebbero il secondo turno e quindi la semifinale di Conference. Sarà win-or-go- home per i Golden State Warriors che forse oggi come mai nella serie hanno sentito la mancanza di Andrew Bogut, centro titolare, ancora out per infortunio. Al suo posto Mark Jackson ha optato la per la seconda volta consecutiva sulla soluzione più bassa: Draymond Green ala forte con David Lee dirottato centro piuttosto che Jermaine O'Neal.
La gara è svoltata durante il quarto quarto. Fino ad allora i Warriors erano rimasti a contatto ed adesso sembravano addiritttura in corsia di sorpasso: un Chris Paul infuocato, che aveva messo 11 dei 20 punti con cui chiuderà poi la gara solamente nel terzo periodo, stava per accomodarsi in panchina per prendere fiato. Il vantaggio di 3 punti pareva esiguo ed alla portata dei Warriors. Invece senza di lui i Clippers hanno fatto anche meglio, passando dal +3 al +7, guidati dai 15 combinati di Jamaal Crawford e Blake Griffin (tardivamente entrato in partita: nei primi tre quarti aveva sbagliato 7 degli 8 tiri presi) ed al +10 al rientro di CP3. Da allora in poi i GSW non saranno più in grado di rientrare in gara.
Jamaal Crawford, insieme a Darren Collison, sarà il principale fautore del 36-19 su cui la panchina dei Clippers si è imposta su quella avversaria. Jamaal chiuderà con 19 punti ed il 7/13 dal campo mentre Darren con 15 e 4/7 al tiro. Panchina che per tutto il quarto quarto ha dovuto a fare a meno di Hedo Turkoglu, rovinato per terra e mai più rialzatosi. L'ex Magic ha lasciato la gara senza farci più ritorno ed è in dubbio per Gara-6. Dalla bench sono usciti anche Granger (0 punti) e Glen Davis (2). In doppia cifra, oltre a Jordan, Collison e Crawford di cui abbiamo già detto, sono entrati Blake Griffin (18, 7 rimbalzi, 4 assist e 6/14) e Chris Paul (20, 6 rimbalzi e 7 assist), mai nella serie come oggi superiore a Steph Curry, relegato al ruolo di point-guard passatrice vista l'ostica difesa della tripla offerta dai padroni di casa. Hanno chiuso con 6 punti ed 8 punti Matt Barnes e Redick.
Nei Warriors ottima prova del quintetto titolare, non supportato adeguatamente però dalla panchina. Tutti gli starters oltre i 10 punti. Partiamo da Curry che ne ha postati 17 con soli 4 assist, "appena" quattro bombe innescate e 8 turnovers che per lui rappresentano il massimo in carriera in una gara da post-season. Poi tocca a Klay Thompson. Per la terza volta su cinque gare è stato il miglior marcatore dei Warriors : 21 con 5 rimbalzi, 4 assist ed il 9/17 dal campo. Segni di crescita. Prestazione all-around di Iguodala, invece: 18 punti, 8 boards ed 8 dish. Due doppie doppie nel front-court poi: Draymond Green e David Lee hanno combinato per 28 punti e 21 rimbalzi (rispettivamente 10 ed 11 e 18 e 10), a dimostrazione che sotto le plance qualcosa a Jordan hanno comunque provato ad opporla. Malissimo la panchina che ha chiuso con appena 19 punti di cui 8 da O'Neal, 5 da Harrison Barnes, 4 da Speights e 2 da Jordan Crawford. A secco Blake, Nedovic ed Hilton Armstrong.
Gara-6 è in programma alla Oracle Arena la notte fra il 1 Maggio ed il 2 in Italia alle ore 4.30. Riusciranno i Warriors a forzarla a Gara-7 o soccomberanno sotto il 4-2? Fatto sta che l'83% delle squadre passato in vantaggio 3-2 in Gara-5 ha poi vinto la serie.
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