Siamo in periodo di playoffs negli States, ma a tenere banco è sempre il polverone scatenato dalle parole di Donald Sterling, proprietario dei Los Angeles Clippers. Chris Paul e compagni hanno espresso il loro disappunto prima del riscaldamento di gara-4, togliendosi le sopramaglie con il logo della squadra e lanciandole a terra. Anche i Miami Heat hanno espresso solidarietà, praticando il riscaldamento prima di gara-4 con le maglie al contrario.
"Se fossi un tifoso non verrei a gara 5, e non sarei andato nemmeno l'altro giorno"
Mark Jackson, coach dei Warriors, alla vigilia di gara 5 con i Clippers attacca Don Sterling
Mark Jackson, coach dei Golden State Warriors, avversari proprio dei Clippers in questo primo turno di playoffs, ha voluto esprimere la sua opinione al 'Dan Patrick Show': "Se fossi un tifoso non verrei a gara-5, e non sarei andato nemmeno l’altro giorno (per la gara-4 giocata a San Francisco, n.d.r.). In un mondo ideale, preferirei vedere Clippers e Warriors giocare in uno Staples Center vuoto. È la forma più grande di protesta per i tifosi. Non dovrebbero arricchire una persona simile." Jackson ha anche dichiarato che secondo lui i giocatori dei Clippers non possono pensare di boicottare la partita: "La gente probabilmente pensa che i giocatori non dovrebbero presentarsi, ma io non sono d'accordo con loro. Ci sono giocatori che hanno sognato di arrivare a quel livello, c'è anche un allenatore che ha sognato di arrivarci. E sono pagati molto bene per farlo."