Nonostante gli evidenti e, è il caso di dirlo, sorprendenti miglioramenti avvenuti nel roster dei Bobcats in questa stagione, il divario con i due volte campioni in carica rimane ancora imbarazzante.
Miami avvolge e travolge gli avversari, non tanto nel punteggio quanto nella tenuta della partita, lasciando sfogare gli ospiti solo in determinate e ben studiate circostanze. Ecco che il primo ed il secondo quarto scivolano nella banalità mista a spettacolo che gli uomini di Spoelstra sanno offrire, mandando tutti negli spogliatoi in pace con se stessi. Dieci punti di vantaggio, che sarebbero potuti essere anche tredici o sedici se Charlotte non avesse inchiodato due triple della follia su entrambe le sirene dei due quarti.
A guidare i padroni di casa è il solito LeBron James con 18 punti (oltre a 4 palle recuperate) in 19 minuti, ai quali vanno sommate le doppie cifre di Chris Bosh e Mario Chalmers. Con le due triple messe a segno nel primo tempo, il numero 1 ex Toronto stabilisce un particolare record personale: quota 74 triple. La curiosità sta nel fatto che questo stesso numero non è altro che il totale delle triple messe da lui a segno negli altri primi 10 anni della sua carriera.
Nel secondo tempo il copione non cambia, con i padroni di casa che rimangono al comando della gara, nonostante il tentativo di come-back che, almeno nel tabellino, fa rimanere acceso un barlume di speranza nel cuore e nella mente degli ospiti.
Mvp della serata LeBron James, il quale stabilisce l'ennesimo record personale, diventando l'unico giocatore dal 1990 ad oggi, ad aver registrato una partita di post-season da almeno 32 punti, 6 rimbalzi, 8 assist e 4 palle recuperate.
"Difendere il nostro territorio è obiettivo primario. Nello spogliatoio ci siamo detti che se riusciremo sempre a farlo, possiamo vincere un altro anello" - ha sentenziato il numero 6 nell'intervista post-gara.
Il 59% dal campo con cui gli uomini di Spoelstra tirano dal campo lascia poco scampo a Charlotte. Doppia cifra anche per Bosh e Wade con 20 e 15 punti rispettivamente. 11 punti anche per Mario Chalmers.
Tra i Bobcats da registrare il netto miglioramento rispetto a gara 1, di Kidd-Ghilchrist e Gerald Henderson: il primo chiude con 22 punti e 10 rimbalzi, il secondo con 15 punti. Ammirevole la costanza e l'impegno dimostrati da Al Jefferson, il quale chiude ancora in doppia doppia con 18 punti e 13 rimbalzi, nonostante una condizione fisica che gli impedisca quasi di camminare. Kemba Walker chiude con 16 punti e 8 assist.
La serie si sposta ora a Charlotte, appuntamento a sabato notte.