Los Angeles Clippers (56-24) - Sacramento Kings (27-53) 117-101 (27-26, 29-21, 29-32, 32-22)
Griffin 27, Jordan 21, Paul 17+10 assist; Cousins 32+12 rimbalzi, Gay 16, Evans 14+14 rimbalzi
Vittoria numero 56 per i Clippers, la 33esima ottenuta allo Staples Center in 40 partite, record di franchigia. L'attacco dei Clippers, ben innescato dalle idee di Paul, macina punti trovando le spettacolari schiacciate di Jordan e Griffin e i canestri dalla distanza di Barnes e Redick. A favorire lo show offensivo dei padroni di casa, la difesa ballerina dei Kings, che ancora una volta manda su tutte le furie coach Malone: "Ho letteralmente odiato la nostra difesa. Non siamo stati in grado di opporre alcuna resistenza, concedendo layup dopo layup." Nonostante abbiano realizzato 100 punti per la prima volta dopo 5 gare, i Kings subiscono la 30esima sconfitta in 41 trasferte, la 19esima in 26 gare disputate in casa di squadre dell'Ovest. A rendere più difficile la gara, l'espulsione di McLemore, a cui gli arbitri hanno fischiato 2 tecnici. "La cosa che mi fa impazzire - dichiara la guardia - è che fino a oggi non ero mai stato espulso." Tutt'altro clima in casa Clippers. "Ringrazio i miei compagni," dice Chris Paul. "Il loro lavoro ha facilitato le mie scelte."
Charlotte Bobcats (41-39) - Philadelphia 76ers (17-63) 111-105 (26-24, 30-35, 31-19)
Jefferson 29+12 rimbalzi, Henderson 14, Ridnour 12+8 rimbalzi; Carter-Williams 23, Young 16, Sims 15
La vittoria contro i derelitti Sixers non soddisfa coach Clifford, preoccupato dalle prestazioni offerte nell'ultima settimana dai suoi Bobcats. "Non so se sia dipeso dall'aver raggiunto i playoff. A ogni modo, abbiamo ancora due partite per tornare quelli di prima". Eppure, i Bobcats hanno vinto la 24esima gara in casa (solo in un'annata hanno fatto meglio) e hanno ottenuto il successo in 14 delle ultime 20 gare. Due partite, quanto manca ai Sixers per concludere, finalmente, una stagione catastrofica, che ha spinto molti analisti a includerli tra le peggiori squadre di sempre.
Washington Wizards (42-38) - Milwaukee Bucks (15-65) 104-91 (27-26, 28-26, 32-22, 17-17)
Beal 26, Wall 15, Gortat 13+13 rimbalzi; Middleton 20, Sessions 20, Adrien 11+10 rimbalzi
I Wizards non difendono per due quarti e tengono in gara i Bucks (che tirano col 50% per 3 quarti) per tutto il primo tempo. Poi, alzando il ritmo, ottengono il successo che assicura la prima stagione positiva dal 2008, l'ultimo anno in cui Washington raggiunse i playoff. La squadra di coach Wittman chiude con 8/22 da 3 punti, migliorando il 6/50 delle ultime 3 gare. Nello starting five dei padroni di casa, c'è spazio per una bambina di 10 anni, che sta combattendo un tumore, che ha siglato un contratto di un giorno con i Wizards grazie alla Fondazione Make-A-Wish.
Cleveland Cavaliers (32-49) - Boston Celtics (25-55) 99-111 (18-28, 24-32, 16-29, 41-22)
Jack 15, Irving 15 (3/17 al tiro), Waiters 154; Olynyk 25+12 rimbalzi, Bradley 25 (5/6 da 3), Green e Bass 19
"Vittorie come queste significano molto per noi, vuol dire che abbiamo ancora qualcosa per cui giocare." Con queste parole Avery Bradley commenta il facile successo esterno dei Celtics a Cleveland, il primo dopo 13 sconfitte e il primo in trasferta dal 10 febbraio. Dopo aver fallito l'aggancio al treno playoff, i Cavs sono in completo disarmo. La sconfitta contro i Celtics, con soli 57 punti segnati nei primi 3 quarti, segue quella con i Bucks. "Potevamo sfruttare queste ultime gare per crescere come squadra e come individualità, non lo abbiamo fatto," commenta amareggiato coach Brown.
Houston Rockets (53-27) - New Orleans Pelicans (32-48) 111-104 (22-20, 24-39, 26-23, 39-22)
Harden 33+13 assist, Beverley 20, Lin 18; Babbitt 24, Rivers 20+10 rimbalzi, Morrow 20
Houston suda più del previsto per avere la meglio di New Orleans e, dopo due sconfitte, mantenere la quarta posizione nella Western Conference. "Avevamo bisogno di questa vittoria più di ogni altra cosa," dice James Harden. "Beverley continuava a far canestro e anche Howard vi riusciva facilmente, così per me è stato tutto più facile." I Pelicans si trovano in vantaggio di 8 punti con meno di 3 minuti da giocare, ma subiscono un 9-0 con 2 triple di Beverley da cui non si riprendono. I Rockets registrano il 37esimo sellout della stagione (record di franchigia) e schierano per 13 minuti Troy Daniels, che chiude con 3 punti e un rimbalzo. Nulla di strano, se non fosse che nella stessa giornata Daniels era sceso in campo in una gara dei playoff di D-League, realizzando 30 punti in 44 minuti prima di prendere un aereo da Des Moines a Houston...
Dallas Mavericks (49-32) - Phoenix Suns (47-33) 101-98 (27-26, 19-31, 29-21, 26-20)
Ellis 37, Nowitzki 23, Wright 12; Bledsoe 29, Frye 21, Dragic 13
Negli ultimi 20 secondi di una gara da 37 punti (12/19, 3/4, 4/7), Monta Ellis fa solo 2/4 dalla lunetta, ma i Suns sprecano più volte l'occasione per ribaltare la gara. "Abbiamo vinto perché abbiamo uno dei migliori giocatori del mondo, Dirk Nowitzi," dice euforico Rick Carlisle. "In più, perché Monta Ellis nel momento in cui ne avevamo più bisogno ha disputato la miglior gara dell'anno." I 12 punti messi a segno da Vince Carter gli consentono di superare Adrian Dantley e di entrare tra i 25 migliori marcatori di sempre.
Denver Nuggets (36-44) - Utah Jazz (24-56) 101-94 (18-23, 16-21, 30-21, 37-29)
Foye 26, Faried 24+21 rimbalzi, Fournier 23; Hayward 23, Kanter 22+14 rimbalzi, Favors 13+10 rimbalzi
Kenneth Faried mattatore nella vittoria dei Nuggets contro Utah. La prestazione del numero 35 segue quella del compagni di reparto Mozgov che, contro Golden State, aveva messo a segno 23 punti conditi da ben 29 rimbalzi. "Adesso - scherza coach Shaw - c'è bisogno che Faried si fermi oltre la linea dei 3 punti e inizi a tirare da 3 oppure (aggiunge imbeccato dallo stesso Faried) che lui e Mozgov chiudano con 20+20 nella stessa gara." Poi Shaw si fa serio e analizza la stagione: "Sono orgoglioso dei miei giocatori e di come stiamo finendo la stagione. Penso che questo è ciò che volevamo vedere: al di là delle vittorie o delle sconfitte, il nostro è il giusto atteggiamento per avvicinarci alla prossima stagione e raggiungere quell'amalgama che ci serve per il successo."