Gli Heat battono una delle loro bestie nere al termine di una gara che sembrava finita in più di una circostanza ma che i Clippers, nonostanze le assense di Chris Paul e JJ Redick, sono riusciti a tenere in bilico fino all'ultimo minuto grazie a Griffin e Crawford. LeBron James regala un trattato di pallacanestro a 360 gradi, non sbagliando una scelta e alternando momenti al servizio dei compagni in altri in cui la sua classe e la sua voglia di vincere lo portano dritto al canestro. Serata da ricordare per Ray Allen, che diventa il 19esimo giocatore all time per partite disputate, e D-Wade, che disputa la gara numero 700 in regular season.
 
LeBron James serve i primi 3 assist per gli Heat che volano velocemente sul 4-11. I Clippers ricuciono lo strappo con le triple di Barnes e Crawford (14-15), ma gli ospiti hanno una marcia in più e con una tripla di Bosh su assist di Chalmers salgono sul +12 (18-30). Quando i due si invertono i ruoli ed è il play a realizzare da oltre l'arco su servizio dell'ala, il vantaggio cresce e arriva alle 13 lunghezze (20-33). I Clippers sono frastornati dalla prova balistica degli avversari, che viene coronata dalla tripla allo scadere di Battier (24-36). L'ex Rockets è in ritmo e apre il secondo quarto come aveva terminato il primo. Il vantaggio di Miami sfiora i 20 punti (24-43), prima che Crawford suoni la riscossa con 2 triple e l'assist per la schiacciata di Griffin che diminuisce il divario (32-45). LeBron torna in campo e realizza un paio di canestri, ma Griffin e Crawford sono scatenati e il vantaggio di Miami torna sotto la doppia cifra (44-52). Si fa vedere anche Oden, con un rimbalzo in attacco, una schiacciata e una stoppata su Griffin. Questa volta la tripla allo scadere è realizzata dai LAC, con Crawford che manda le squadre all'intervallo lungo sul 55-62.
 
Miami apre la ripresa con 4 tentativi da 3 nei primi 5 possessi: 2, a opera di James e Bosh, vanno a bersaglio. I Clippers rispondono con la tripla di Crawford e un layup di Griffin, ma l'ennesima tripla di Miami, firmata da Chalmers, determina il nuovo +13 (60-73). Nonostante Griffin e Jordan dominino in area, Miami continua a far male da fuori, col solito Battier, e quando anche Andersen capitalizza gli assist di James la partita sembra decisa (71-88 a 2:17). I Clippers però non ne vogliono sapere di arrendersi e rientrano nell'ultimo quarto con Crawford e Jordan (86-93). Allen, da oltre l'arco, ricaccia indietro i padroni di casa (87-98), ma con Griffin i Clippers piazzano un parziale di 10-0 che rimette tutto in discussione (97-99). LeBron risponde da par suo con 7 punti in 90 secondi (100-106), ma i Clippers hanno ancora una volta la forza di reagire con Griffin e Crawford (107-109). Gli Heat chiamano time out e Spoelstra disegna lo schema per l'azione che decide la partita: assist di Wade per Allen e tripla del +5 (107-112) a 42 secondi dalla fine. Crwford commette fallo in attacco e James dalla lunetta scrive +6 (109-115), ma ancora non è finita perché Griffin realizza la tripla del -3. A 10 secondi dalla sirena Bosh fa 1/2 dalla lunetta, ma Griffin questa volta fallisce la tripla della speranza e Miami può festeggiare una sudatissima vittoria, la prima allo Staples Center contro i Clippers dal 9 dicembre 2007. 
 
A fine gara Doc Rivers rende omaggio a Ray Allen, che ha allenato per 5 stagioni a Boston: "E' un professionista e si tiene sempre in forma, potrebbe correre per sempre. Ciò che mi ha sempre impressionato di lui è la sua professionalità, oltre alla capacità di realzzare tiri impossibili. Non importa se chiude una partita con 0/20 o 20/20, il giorno dopo è sempre il primo in palestra e inizia a tirare sempre allo stesso modo, con la stessa velocità. Ray vive per questo."