Nove partite nella notte NBA. I Warriors hanno la meglio sui Miami Heat ma i risultati più sorprendenti sono rappresentati dalle vittorie dei Knicks e dei Nets, rispettivamente contro gli Spurs di uno scatenato Belinelli autore di 32 punti, e i Thunder. Vincono ancora i 76ers, mentre si fermano i Celtics dominati dai Bulls. Non si fermano più i Blazers che demoliscono i Bobcats e si prendono la vetta nella Western Conference.
GOLDEN STATE WARRIORS – MIAMI HEAT 123-114
(38-33, 27-28, 31-26, 27-27)
Settima vittoria consecutiva per la squadra della California che all'AmericanAirlines Arena si impone contro i campioni NBA grazie ai 36 punti e 12 assist di Stephen Curry che stravince il duello con LeBron James (26 punti), mette a segno otto triple e aiutato da David Lee che chiuderà con 32 punti e 14 rimbalzi condanna gli Heat (24-8) alla terza sconfitta casalinga.
NEW YORK KNICKS – SAN ANTONIO SPURS 105-101
(26-25, 26-22, 29-28, 24-26)
Vittoria prestigiosa per i Knicks (10-21) sul parquet dell'AT&T Center contro i vicecampioni NBA, i San Antonio Spurs (25-8) a cui non basta uno stratosferico Marco Belinelli che chiude la partita a quota 32 punti (massimo in carriera). Carmelo Anthony è il migliore per la squadra di New York che firma il suo ritorno con 27 punti e 12 rimbalzi. Ma è Iman Shumpert, anche lui 27 punti, l'eroe di serata. E' lui infatti a mettere dentro il tip-in del pareggio a 23.4 secondi dalla sirena di fine partita. Solo 12 i punti di Tony Parker e 11 con 12 assist per Manu Ginobili.
BROOKLYN NETS – OKLAHOMA CITY THUNDER 95-93
(29-26, 15-33, 22-18, 29-16)
Ad inizio stagione Nets-Thunder era vista come una delle possibili finali NBA. Poi la squadra di coach Kidd ha iniziato la stagione in maniera disastrosa e le quotazioni dei Nets sono scese vistosamente in vista dei playoff, ma la vittoria arrivata in nottata contro Kevin Durant (24 punti) e compagni può sicuramente rappresentare un punto di svolta nella stagione della squadra di Brooklyn. I Nets (11-21) erano sotto 89-79 con 6.54 da giocare nell'ultimo periodo ma un parziale di 14-0 li aveva portati in vantaggio 93-89 quando mancavano una manciata di minuti alla fine della gara. Dopo il pareggio a quota 93 dei Thunder firmato Ibaka con 5.8 da giocare, un jumper di Joe Johnson sulla sirena ha dato la vittoria ai Nets. Deron Williams chiude a quota 29 punti (season-high) e Jonhson, autore del buzzer-beater, con soli 9 punti ma è suo il canestro della vittoria Nets sui Thunder.
CLEVELAND CAVALIERS – ORLANDO MAGIC 87-81
(19-13, 22-16, 16-23, 22-17, 8-2)
Dopo sei sconfitte consecutive arriva una vittoria per i Cavs che trascinati da una prestazione mostruosa di Anderson Varejao che chiude la gara a quota 18 punti e 25 rimbalzi si impongono sui Magic dopo un overtime dove il brasiliano segna due dei quattro canestri che bastano a Cleveland, che giocava senza la sua All-Star Kyrie Irving, fermo ai box con un problema al ginocchio, per avere la meglio sui Magic dove i soli Jameer Nelson (14 punti) e Glen Davis (16) sono gli unici a brillare.
CHICAGO BULLS – BOSTON CELTICS 94-82
(24-21, 24-24, 22-17, 24-20)
Per un assist Joakim Noah non ha portato a casa la quarta tripla doppia della sua stagione ma grazie ai suoi 17 punti, 11 rimbalzi e 9 assist i Bulls sono riusciti a tornare alla vittoria allo United Center dopo due sconfitte consecutive. I Bulls (13-18) mandano l'intero quintetto più un uomo della panchina in doppia cifra: Boozer (16), Deng (14), Gibson (12) Dunleavy (11) e Butler (10), e piegano i Celtics (13-19) nei quali in doppia cifra sono Sullinger e Green con 11 punti a testa e Jordan Crawford a quota 22.
MEMPHIS GRIZZLIES – PHONIEX SUNS 99-91
(22-26, 31-15, 16-32, 30-18)
Un terzo quarto disastroso stava per costare la vittoria ai Grizzlies (14-17) che in quel quarto avevano concesso ai Suns di un sontuoso Dragic (33 punti) di mettere a segno un parziale di 18 a 0. Ma nell'ultimo e decisivo periodo è salito in cattedra Zach Randolph (20 punti e 15 rimbalzi) che con un paio di canestri nei possessi finali ha piegato la resistenza dei Suns. Ottima la prova del secondo violino dei Grizzlies, Ed Davis, che ha chiuso la gara con 16 punti e 11 rimbalzi.
PORTLAND TRAIL BLAZERS – CHARLOTTE BOBCATS 134-104
(39-21, 31-28, 30-28, 34-27)
Nessun problema per Portland (26-7) contro i Bobcats. I 25 di Wesley Matthews e i 24 di Lillard sono più che sufficienti per abbattere Charlotte in una partita che non ha mai avuto storia. 21 le triple messe a segno dalla squadra dell'Oregon, le stesse segnate contro i 76ers il 14 dicembre scorso e che valgono il record di squadra da dietro l'arco. Non bastano ai Bobcats le belle prove di Al Jefferson (20 punti) e di Chris Douglas-Roberts che segna 20 punti alzandosi dalla panchina. Con questa vittoria i Blazers tornano al comando della Western Conference.
UTAH JAZZ – MILWAUKEE BUCKS 96-87
(20-20, 31-22, 23-19, 26-22)
Un orripilante 4 su 22 da dietro l'arco condanna i Bucks (7-25) alla sconfitta dopo aver interrotto una serie di tre sconfitte consecutive martedì contro i Lakers. Derrick Favors autore di 21 punti e 11 rimbalzi e Gordon Hayward con 22 consegnano la vittoria alla squadra di Salt Lake City che all'EnergySolutions Arena grazie ai sette punti nei minuti finali di Favors riesce ad imporsi sui Bucks. Per i Jazz è la seconda vittoria consecutiva. Ed è soltanto la seconda volta che la squadra allenata da coach di Corbin vince due partite di fila.
PHILADELPHIA 76ERS – SACRAMENTO KINGS 113-104
(30-25, 31-26, 31-26, 21-27)
I 76ers in serie positiva da due gare arrivava alla Sleep Train Arena di Sacramento con l'intenzione di portare a tre le vittorie consecutive. E così è stato. Thaddeus Young segna 28 punti e Evan Turner gli fa compagnia con 24 e i 76ers trovano un'altra vittoria in trasferta, la terza consecutiva, battendo i Kings che dal secondo quarto in poi non sono mai riusciti a prendere la testa della partita e a mettere il naso avanti nel punteggio. 23 palle perse condannano Sacramento a rincorrere per tutto il secondo tempo e a staccarsi del tutto nel terzo quarto. DeMarcus Cousins chiude a quota 33 punti, Thomas a 23 e Rudy Gay a 18. Per i Kings è la sesta sconfitta consecutiva contro i 76ers alla Sleep Train Arena.
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