Mike D'Antoni dovrebbe pregare il collega Greg Popovich di rivelargli il segreto dell'eterna giovinezza. Mentre i suoi Lakers continuano a essere falcidiati da infortuni e malanni (l'ultimo della lista è Pau Gasol), gli Spurs proseguono a scrivere capitoli della loro leggenda a firma degli eterni Big 3, sempre decisivi nei momenti clou delle partite a discapito della non più verde anagrafe. Los Angeles cede in casa anche contro Philadelphia, che in trasferta le buscava da 13 partite, mentre San Antonio fa sfogare i Kings prima di mettere in campo un'arma chiamata esperienza contro cui c'è ben poco con cui opporsi. Sfida a suon di canestri (e anche di errori) tra Irving e Curry: il primo trova la tripla che regala ai Cavs il supplementare, il secondo sfiora la tripla doppia e realizza in canestro che chiude l'overtime. I Magic giocano di squadra e battono gli Hawks, nelle cui file Korver tocca 100 gare consecutive con almeno una tripla realizzata. L'assenza di Westbrook non si fa sentire, e i Thunder superano facilmente i Rockets, esausti dopo 4 gare in 5 giorni. 
 
 
San Antonio Spurs (24-7) - Sacramento Kings (9-20) 112-104 (27-23, 30-26, 24-38, 31-17)
Ginobili 28 (5/7, 4/9, 6/6), Parker 22 (7/12, 2/2, 2/3), Duncan 17 (8/17, 1/1 dalla lunetta) + 13 rimbalzi; Cousins 29 (11/23, 7/9 ai liberi) + 14 rimbalzi, Thomas 27 (5/11, 5/6, 2/2), Gay 24 (10/18, 0/2, 4/6)
I Kings tengono testa agli Spurs per oltre 3 quarti di gara poi, secondo un copione scritto all'alba dei tempi da coach Popovich e recitato centinaia di volte, i Big 3 texani mettono in campo classe ed esperienza e chiudono i conti. Parker, Ginobili e Duncan realizzano gli ultimi 21 punti di San Antonio e a Sacramento non resta che accettare la ventesima sconfitta stagionale. "Hanno solo mostrato la loro esperienza," dice Rudy Gay. "Sono una grande squadra, questo è il motivo per cui il loro record è questo ogni anno. Perché sono grandi, giocano perfettamente insieme. Sanno dove vogliono la palla e la piazzano esattamente dove vogliono." Manu Ginobili viaggia oltre i 17 punti da 5 partite. "Quest'anno è più forte che nelle passate stagioni," dice coach Pop. "Il riposo e il lavoro con i pesi che ha fanno durante l'estate hanno aumentato la confidenza nel suo corpo. Ha avuto due giorni di riposo prima di questa partita e si è visto. Le sue gambe sono state magnifiche e lui ha giocato con molta energia." Solo 4 punti (2/8 da 2, 0/3 da oltre l'arco) per Marco Belinelli.
 
Los Angeles Lakers (13-18) - Philadelphia 76ers 104-111 (9-21) (22-20, 30-32, 25-34, 27-25)
N.Young 26 (4/10, 2/11, 12/12), Hill 18+13 rimbalzi, Meeks 15 (4/8 da 3); T.Young 25 (10/18, 0/3, 5/6), Turner 22, Hawes 19
Dopo 13 sconfitte consecutive in trasferta, i Sixers espugnano lo Staples Center, festeggiando una vittoria fuori casa che mancava del primo novembre. Fa il filosofo coach Brett Brown: "Se continui a martellare la roccia, prima o poi la spezzi. Stanotte si è spezzata." Reduci da 19 sconfitte nelle ultime 23 partite, Phila chiude l'anno con entusiasmo. "E' un gran modo per concludere l'anno," dice Thaddeus Young. "Anche se il nostro record non lo dice, lavoriamo sempre duramente per migliorarci." Alle assenze di Bryant, Nash e Blake, per i Lakers si aggiunge anche quella di Gasol, costretto allo stop per un'infezione alle vie respiratorie. "Abbiamo combattuto ma non è stato abbastanza," dice coach D'Antoni. "E' difficile valutare dove siamo perché non sappiamo su cosa possiamo contare quando scendiamo in campo. Dobbiamo trovare il modo di voltare l'angolo."
 
Cleveland Cavaliers (10-20) - Golden State Warriors (19-13) 104-108 (35-26, 29-29, 20-27, 15-17, 5-9)
Irving 27 (6/16, 3/3, 6/6), Miles e T.Thompson 17; Curry 29 (5/13, 5/10, 4/5) + 11 assist, Lee 19, K.Thompson 16
Kyrie Irving trova la tripla del pareggio (99-99) a 9 secondi dalla fine del quarto periodo. I Warriors hanno la palla della vittoria ma Curry fallisce l'ultimo tiro. Nel supplementare, Irving non trova la via del canestro mentre Curry, dopo aver fallito altre due conclusioni, realizza i punti he chiudono la contesa. Il numero 30 sfiora la tripla doppia (si ferma a 9 rimbalzi) pur partendo con 1/11 al tiro. "Crediamo in lui," dice coach Mark Jackson. "Non gli diremo mai di smettere di tirare." Terza sconfitta consecutiva per i Cavs (sesta di fila contro i Warriors), battuti di 3 punti dai Celtics e di 2 in doppio overtime dagli Hawks. "Dobbiamo chiudere meglio le nosre gare," dice Irving. "Sembra semplice, ma dobbiamo lavorarci su meglio."
 
Orlando Magic (10-20) - Atlanta Hawks (17-14) 109-102 (26-20, 30-29, 23-27, 30-26)
Afflalo 21, Harris 17, Vucevic 16+14 rimbalzi; Teague 22, Williams 18, Millsap 17
I Magic mandano 7 uomini in doppia cifra (2 punti per l'ex Benetton E'Twaun Moore) e superano gli stanchi Hawks, reduci da tre overtime consecutivi. Orlando fa segnare il record stagionale di assist (30) e per la prima volta, dopo 14 sconfitte consecutive, ottengono una vittoria nonostante gli avversari segnino oltre 100 punti. Kyle Korver arriva a 100 gare consecutive con almeno una tripla realizzata.
 
Oklahoma Thunder (25-5) - Houston Rockets (21-12) 117-86 (26-14, 30-30, 34-26, 27-16)
Durant 33 (8/12, 3/5, 8/9) + 13 rimbalzi, Lamb 22, Jackson 16; Brooks 17, Casspi e Parsons 15, Harden 8 (2/6, 0/3, 4/5), Howard 9 (4/13, 1/7 ai liberi)
L'assenza di Westbrook non pesa sui Thunder, che collezionano la 12esima vittoria nelle ultime 13 gare. "E' sempre duro giocare senza Russell," dice Durant. "Ma ora sappiamo cosa fare. Abbiamo imparato dai nostri errori e continuiamo a migliorare." I Rockets giocano la quarta gara in cinque giorni e la fatica si fa sentire, soprattutto per Harden e Howard, ma coach McHale non vuole usarla come alibi: "Non siamo stati in grado di fermarli, né di correre. Non abbiamo fatto nulla."