Nonostante le 19 pesantissime palle perse e un finale thriller, i San Antonio Spurs tornano alla vittoria all'AT&T Center dopo la battuta di arresto subita nel derby tutto texano contro i Rockets. Un canestro di un incredibile Tim Duncan, dominatore assoluto della partita, con 4 secondi sul cronometro sigla il 102-100 Spurs, lasciando solo le briciole, 4 millesimi, agli Hawks che non possono fare altro che sparacchiare dopo il time-out mancando il bersaglio e inchinarsi a sua maesta Duncan. Saranno 23 i punti di "Timoteo" alla fine, conditi con 21 rimbalzi.
Con 15 secondi rimasti sul cronometro del quarto quarto, comunque, Manu Ginobili dalla lunetta aveva messo tre punti di distanza tra le due squadre mettendo a segno entrambi i liberi e fissando il punteggio sul 100-97 a favore della squadra texana, ma sul capovolgimento di fronte una tripla di Teague aveva gelato l'AT&T Center e fatto imbestialire Gregg Popovich. Con 4 secondi sul cronometro dunque la partita sembrava destinata all'overtime ma il supplementare non era quello che aveva in mente Tim Duncan. Dalla rimessa battuta da Belinelli, altra prestazione maiuscola per lui da 13 punti con 6 su 9 dal tiro e una tripla, l'italiano serve Parker (15 punti e 7 assist) e va a bloccare per Duncan che riceve l'assist dal francese e in una frazione di secondo lascia andare la palla della vittoria. Solo retina, esecuzione magistrale, l'ennesima per il numero 21 in maglia Spurs che nella sua ormai infinita carriera ci ha abituato a queste e altre delizie.
San Antonio (15-3) torna così alla vittoria e riprende la sua marcia in campionato. Per gli Hawks (9-10) rimane l'amaro in bocca per aver perso una partita giocata ad armi pari con una delle squadre migliori dell'NBA nonchè la squadra vicecampione, risolta nel finale da un colpo da maestro dell'intramontabile Tim Duncan. Atlanta comunque manda tutti e cinque i giocatori partiti in quintetto in doppia cifra: Teague (19), Millsap (15 e 14 rimbalzi), Al Horford (18), Carroll (17) e Louis Williams (10).
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