I due George, uno di nome, l'altro di cognome. Un destro-sinistro micidiale che finora ha steso dodici squadre delle tredici affrontate. Il duo delle meraviglie chiude la partita a quota 52 punti, 26 a testa. Ma se George Hill li distribuisce con comodo durante tutto il corso del match, l'altro George invece, Paul, si accende nel finale e fa piovere 11 dei suoi 26 punti nell'ultimo quarto durante il parziale di 14-2 che di fatto stacca i Timberwolves dalle calcagna dei Pacers e consegna alla squadra allenata da Frank Vogel la vittoria.

Vittoria che ci dice molto sull'ottima condizione dei Pacers e sul loro incredibile avvio di stagione. Sono indubbiamente la squadra più calda dell'intera NBA, la squadra del momento, dicono in America e vincendo questa notte oltre ad aver messo in cassaforte la quarta W consecutiva dalla sconfitta, l'unica finora, patita contro i Bulls dell'allora "sano" Derrick Rose, i Pacers rimangono imbattuti tra le mura della Bankers Life Fieldhouse portando ad 8 le vittorie complessive in casa e per la prima volta nella loro storia siedono in cima ad un record che la dice lunga sul potenziale del team di Indianapolis, 13 vinte e fronte di una sola persa.

I Minnesota Timberwolves (8-8) pagano dazio alla solita difesa dei Pacers che come da copione porta le squadre avversarie a tirare malissimo. Non è un caso se ad Indianapolis vale il proverbio che recita che "la difesa è il miglior attacco" ed è quindi prassi comune aver visto questa "regola" (forse più similead un comandamento) venir applicata anche ai Timberwolves che seppur guidati da un ottimo Kevin Love autore di 20 punti conditi da 17 punti, tirano nel complesso con un orripilante 32.8% dal campo e addirittura col 15.8% da dietro l'arco dei tre punti venendo fermati a quota 84 che rappresenta per la squadra guidata da Rick Adelman il punteggio più basso in assoluto segnato in questa stagione, dopo i 92 segnati contro i Cavs.