Sono la squadra più costosa dell'intera NBA, rimpinzati di All-Star e futuri Hall Famer che ad inizio stagione, e parliamo soltanto di un mese fa, credevano ciecamente nella possibilità di contendere per il titolo. Ora questa squadra è un'unica cosa: una delusione da ultimo posto. A riassumere la situazione da incubo che stanno vivendo i Brooklyn Nets, 3 vinte e 10 perse, ci ha pensato brevemente Kevin Garnett: "Sono momenti difficili". Certo KG non ha detto niente che il resto del mondo non avesse già notato ma l'espressione sul suo volto valeva molto più delle sue dichiarazioni. I Nets viaggiano in un mare di frustrazioni, palle perse, sconforti e sconfitte in doppia cifra e pare proprio non riescano a svegliarsi da questo incubo.
A surclassarli questa volta ci hanno pensato i modesti Detroit Pistons (5-8) stravincendo al Barclays Center 109-97. I giocatori di Detroit hanno vinto in trasferta solo per la seconda volta in questo avvio di stagione condannando i Nets alla loro quinta sconfitta consecutiva relegandoli all'ultimo posto nell'Atlantic Division, lontani solo mezza partita dai loro rivali, i New York Knicks.
Trascinati da un sontuoso Rodney Stuckey, 27 punti dalla panchina che gli sono valsi il season-high personale, i Pistons hanno schiantato gli uomini di coach Jason Kidd che seppur erano partiti bene nei primi due quarti chiudendo in vantaggio il primo tempo per 51-44 sono riusciti ancora una volta a crollare nella seconda frazione di gara concedendo a Detroit due quarti rispettivamente da 34 e 31 punti.
L'unico a salvarsi per i padroni di casa è stato Joe Johnson. L'ex Atlanta Hawks ha chiuso la gara con 34 punti segnando 8 triple ma i Nets già privi per infortunio di uomini chiave come Brook Lopez, Deron Williams, Jason Terry e Andrei Kirilenko non sono riusciuti a sopravvivere ad un'altra nottataccia da parte del duo ex Celtics Garnett-Pierce che combinati hanno fatto centro solo 7 volte su 22 tiri presi.