Mentre San Antonio e Indiana procedono la loro marcia schiacciasassi, KG e i Brooklyn Nets inciampano anche a Minneapolis, dove Garnett da ex non aveva mai perso. I milionari Nets sono ancora alla ricerca della quadratura del cerchio, ma ormai la pressione sembra già ai massimi livelli. Belinelli realizza 9 punti nella vittoria degli Spurs, mentre Datome non scende in campo nella sconfitta dei Pistons. Mentre i Jazz fanno i turisti a Dallas, i Mavs cercano negli archivi una prestazione che ricordi quella che Ellis e Nowitzki hanno realizzato mercoledì contro Houston.
Minnesota Timberwolves (8-6) - Brooklyn Nets (3-9) 111-81 (30-14, 27-23. 33-21, 21-23)
Martin 17, Love 17+10 rimbalzi, Brewer e Pekovic 15; Blatche 16, Johnson 15, Garnett 8
Dopo 7 tentativi, i Wolves riescono finalmente a battere l'ex Kevin Garnett. A preoccupare KG è però la quarta sconfitta consecutiva dei Nets, una squadra da 190 milioni di dollari che stenta a decollare: "Abbiamo creato questo mostro - dice Garnett - e ora dobbiamo gestirlo. Siamo tutti frustrati. Nessuno di noi è contento o riesce a sorridere, perché non c'è veramente nulla per cui ridere". Oltre al danno la beffa: l'announcer dei Wolves, nel primo quarto, segnala il time out per gli ospiti chiamandoli "New Jersey", per poi prontamente correggersi...
Toronto Raptors (6-7) - Washington Wizards (4-8) 96-88 (32-27, 19-11, 15-32, 30-18)
Gay 17, DeRozan 17, Amir Johnson 14 (7/7 da 2); Wall 37, Beal 17, Nene 10
Nell'ultimo quarto, con le triple di Ross, Augustin e Novak, i Raptors rimontano lo svantaggio accumulato nel terzo parziale; Rudy Gay, con 9 punti negli ultimi 150 secondi, assicura la vittoria per i canadesi. Ai Wizards non basta la miglior prestazione stagionale di John Wall (13/19, 2/2, 5/7). Aver superato quota 30 per la nona volta in carriera non rallegra Wall: "E' stato grande ma non significa niente quando non torni a casa con una vittoria".
Philadelphia 76ers (6-8) - Milwaukee Bucks (2-9) 115-107 OT (28-20, 27-33, 20-20, 27-29, 13-5)
Turner 27, Hawes 25+10 rimbalzi, Thompson 16; Butler 38, Ilyasova 19, Neal 10
Spencer Hawes, con 2 triple negli ultimi 30 secondi (la seconda allo scadere) regala il supplementare ai 76ers, che nell'overtime prendono il largo con 8 punti di Evan Turner. La grande prova di Caron Butler (9/14, 4/8, 8/11) non basta ai Bucks per evitare l'ennesima sconfitta.
Charlotte Bobcats (6-7) - Phoenix Suns (6-6) 91-98 (24-27, 20-28, 19-19, 28-24)
Henderson 17, Walker 16, Sessions 15; Frye 20, Tucker 17, Dragic e Green 14
Una tripla di Frye porta i Suns sul +21 (63-84) a 8 minuti dalla fine. I "giovani soli" si eclissano e a suon di triple Sessions e McRoberts riaprono clamorosamente la gara (91-96), ma negli ultimi secondi ci pensa Tucker dalla lunetta a chiuderla definitivamente. "Venivamo da 4 sconfitte - dice il coach di Phoenix, Jeff Hornacek - quindi prendiamo con gioia questa vittoria, in qualsiasi modo sia arrivata". Gli fanno eco Channing Frye e PJ Tucker: "Siamo giocavi e ancora non sappiamo come chiudere le partite, ma una vittoria è sempre una vittoria", dice il primo, mentre Tucker aggiunge: "Stiamo affrontando tante trasferte e avevamo bisogno di una vittoria. E' stato folle alla fine, ma siamo comunque riusciti ad agguantare la vittoria che cercavamo".
Boston Celtics (4-10) - Indiana Pacers (11-1) 82-97 (25-22, 25-20, 8-25, 24-30)
Crawford 24 (7/8, 3/4, 1/1), Green 20, Sullinger 13; George 27 (6/12, 3/8, 6/6), Scola e West 17
I Pacers aumentano l'intesità difensiva nella ripresa, costringendo i Celtics a 16 palle perse nel secondo tempo e tenendo i padroni di casa a soli 8 punti (minimo stagionale) nel terzo parziale. "Gli abbiamo regalato troppi palloni - ammette coach Stevens - Probabilmente ciò è legato a una cattiva selezione dei tiri". I Pacers sono consapevoli di aver mostrato due facce: "Abbiamo bisogno di svegliarci e distruggere le altre squadre prima - dice Lance Stephenson - Non possiamo contare solo sul secondo tempo per vincere". "Il livello di energia dei nostri ragazzi - aggiunge David West - l'entusiasmo e l'intensità hanno davvero fatto la differenza nella ripresa". I Celtics erano alla seconda gara consecutiva contro una squadra con un record di 10-1. Dopo gli Spurs, anche i Pacers hanno approfittato della pochezza di Boston per raggiungere quota 11.
Detroit Pistons (4-8) - Atlanta Hawks (8-5) 89-96 (22-27, 22-22, 24-24, 21-23)
Singler 22, Monroe 11+11 rimbalzi, Drummond 15+16 rimbalzi, Jennings 8 (4/16) e 14 assist; Teague 18+9 assist, Horford 17+11 rimbalzi, Korver 14 (4/6 da 3)
Coach Cheeks fa la il duro ma i Pistons perdono ancora. Josh Smith salta un allenamento (probabilmente per un "errore di comunicazione") e il coach decide di non farlo partire in quintetto. La reazione dell'ex Hawks è disastrosa: 0/7 al tiro e 0 punti per la prima volta dal 2004. Con Billups e Bynum out per infortunio, Datome resta tutta la gara a guardare...Kyle Korver mette a segno altre 4 triple, arrivando a quota 86 gare di regular season consecutive con almeno un trepunti realizzato: il record assoluto, detenuto da Dana Barros, è 89.
Memphis Grizzlies (7-6) - San Antonio Spurs (11-1) 86-102 (21-26, 16-25, 28-20, 21-31)
Conley 28 (10/16, 2/3, 2/2), Randolph 16+10 rimbalzi, Allen 12; Parker 20, Splitter 17, Ginobili 15
Gli Spurs ottengono 45 punti dalla panchina e con l'undicesima vittoria fanno segnare il miglior avvio della loro storia. Memphis è avanti a metà ultimo quarto (79-78) ma i texani mettono insieme un parziale di 23-8 che non lascia scampo ai Grizzlies. Gran parte del merito è, come quasi sempre, di Tony Parker. "Ha preso grandi decisioni, fatto girare la palla e coinvolto tutti, facendo davvero un bel lavoro" dice coach Popovich del suo play. Marco Belinelli mette a segno 4 punti nel secondo quarto e 5 sul finire del terzo (3/4 da 2, 1/3 da 3), aggiungendo 3 rimbalzi, 2 assist e un recupero.
Portland Trail Blazers (11-2) - Chicago Bulls (6-5) 98-95 (22-32, 22-27, 34-12, 20-24)
Matthews 28 (8/11 da 2, 4/8 da 3), Lillard 20, Aldridge 12 (4/20 da 2, 4/4 ai liberi); Rose 20, Boozer 16, Deng 15
Derrick Rose lascia il campo nel terzo quarto, a causa di un infortunio al ginocchio destro (ha perso tutta la scorsa stagione a causa dell'altro ginocchio). Coach Thibodeau racconta che il suo fuoriclasse non era in grado di poggiare il ginocchio, anche se aggiunge di non voler fare speculazioni, mentre poco dopo Taj Gibson rassicura tutti dicendo che non si tratta di nulla di grave. Sotto di 21 nel primo tempo, Portland si rialza e completa la rimonta nel terzo quarto, prima dell'infortuinio di Rose. Nell'ultimo quarto, le triple di Batum e Lillard risultano decisive, mentre i Bulls non trovano la via del canestro negli ultimi 150 secondi di gioco, fallendo con Deng il trepunti del supplementare.
New Orleans Pelicans (6-6) - Cleveland Cavaliers (4-9) 104-100 (21-20, 21-31, 28-20, 34-29)
Evans 19+10 rimbalzi, Gordon 19, Davis 17+13 rimbalzi; Irving 22, Jack 19, Waiters 14
Con un parziale di 23-7 negli ultimi 4 minuti e 30 secondi, i Pelicans agguantano una vittoria che dopo la tripla di Clark dell'81-93 sembrava impossibile. "E' una sconfitta dura per noi - dice coach Mike Brown - ma serve anche questo tipo di esperienze per un gruppo giovane e in crescita come il nostro". E in questo gruppo, fa il suo esordio da titolare il rookie, undrafted, Matthew Dellavedova, che approfittando dell'infortunio di CJ Miles parte in quintetto. L'australiano, dopo i 9 punti messi a segno contro i Wizards, non trova la via del canestro e si fa notare solo per i 5 falli in 12 minuti. Coach Monty Williams non riesce invece a trattenere la gioia: "Tutti i ragazzi, invece di lasciarsi andare nel momento più difficile, si sono uniti. Sapevamo di poter rimontare, sappiamo come giocare le partite equilibrate. E' stato emozionante".
Dallas Mavericks (9-4) - Utah Jazz (1-13) 103-93 (31-18, 27-16, 22-30, 23-29)
Ellis 26, Nowitzki e Dalambert 18; Williams 19, Evans 14
I Jazz arrivano a Dallas per fare i turisti. In occasione dei 50 anni dell'omicidio di JFK, la truppa di coach Corbin visita il Sixth Floor Museum a Dealey Plaza, mentre in campo fa come troppo spesso gli sta accadendo in questa stagione la parte dello sparring. In tema di ricorrenze, era dal 1995 che due Mavs non superavano nella stessa partita quota 35 punti. I 72 punti messi insieme Ellis e Nowitzi contro i Rockets mercoledì scorso sono inferiori agli 80 realizzati dalla coppia Jamas Mashburn - Jason Kidd nell'aprile del 1995 in un'altra sfida con i Rockets, ma allora furono realizzati con due supplementari. La gara finì 156-147 per i Mavs, in campo tanti "italiani": George McCloud, Popeye Jones, Tony Dumas, Zan Tabak, Pete Chilcutt.
Los Angeles Lakers (6-7) - Golden State Warriors (8-5) 102- 95