Gigi Datome raggiunge per la prima volta la doppia cifra in NBA, ma i suoi 10 punti arrivano quando i Pistons sono ormai fuori partita. A Oakland non c'è infatti nessuna chance per Detroit, subito sommersa da un parziale di 11-2 nei primi 3 minuti dell'incontro. Mentre Josh Smith  probabilmente risente ancora dei postumi della sfida con Durant (1/6 al tiro per l'ex Hawks), Detroit prova a resistere con Drummond, che realizza i primi 6 punti per i suoi, ma deve subito sedersi per falli. I Warriors non trovano ostacolo ad andare a canestro, e quando comincia a segnare anche Jermaine O'Neill i punti di differenza tra le 2 squadre diventano 19. Non cambia la musica nel secondo quarto: i Pistons collezionano perse ed errori, i Warriors alternano i finalizzatori ma senza che le percentuali di tiro calino. Curry prende pochi tiri ma smista assist sfruttati con precisione da Speights, Bogut e Thompson. La difesa di Maurice Cheeks fa acqua da tutte le parti e i Warriors continuano a macinare punti con disarmante facilità. L'intervallo vede i padroni di casa a quota 62, con un margine di 21 punti di vantaggio che di fatto sancisce già l'inizio del garbage time.
 
A gara ormai compromessa, Cheeks scongela Datome dalla panchina. L'azzurro prova a rendersi utile proprio mentre Stephen Curry sfoggia il suo talento con triple, penetrazioni e assist facendo volare i Warriors sul +29 prima di trascorrere l'intero ultimo periodo in panchina. Datome però capisce che anche in una gara ormai compromessa può mettersi in luce, e sfrutta l'occasione. Con 5 punti sul finire del terzo periodo e altrettanti all'inizio dell'ultimo quarto, l'ex capitano di Roma raggiunge la doppia cifra divenendo il giocatore italiano ad aver bisogno di meno gare, 4, per riuscirci (5 per Gallinari, che realizzò 10 punti, 10 per Bargnani che arrivò a quota 15, 14 per Esposito che toccò quota 12, 29 per Belinelli che ne realizzò 12).
 
Nel dopo gara, al centro delle attenzioni c'è naturalmente Curry. "Forse è dai tempi di Davidson che non restavo in panchina per tutto l'ultimo quarto" dice il recordman di triple realizzate in una stagione. "Quando giochi bene e costruisci un solido vantaggio, è bello poter riposare!". Curry si sofferma poi sull'abilità della squadra nel far girare la palla: "Ci siamo passati la palla come in una delle nostre migliori partite. Credo che nei primi 5 canestri, ognuno si sia reso protagonista di un assist. Abbiamo avuto una buona circolazione, trovando tiri facili senza forzare nulla." Parole condivise da coach Jackson: "Gran lavoro, grande cura dei dettagli". Deluso coach Cheeks: "Quando affronti una squadra che tira da 3 nel modo in cui lo fanno i Warriors, il vantaggio può diventare rapidamente pesante." Magari quando il coach si accorgerà del talento di Datome, gli avversari diranno lo stesso dei Pistons...