Ancora una volta (semmai ce ne fosse stato bisogno) gli Spurs giocano una partita concreta e anche senza Duncan dimostrano di essere una Squadra completa e con la S maiuscola: difesa, assist, giro palla…e giusto per dare un’idea 6 persone in doppia cifra con Ginobili e Diaw che si sono fermati entrambi a 8 punti!

Non ci sono mai state chances dunque per i Philadelphia padroni di casa e vittime sacrificali di questa macchina da basket che sono i San Antonio. Pronti via e subito gli ospiti partono forte con Thiago Splitter, che per non far sentire l’assenza di Duncan (tenuto a riposo precauzionale da Popovich che dopo il leggero infortunio della scorsa settimana preferisce evitargli il back-to-back) realizza i primi canestri della sua squadra: un bel movimento da pivot puro in post basso con annesso gancione e una schiacciata su ottimo assist dal solito genio cestistico di Diaw. Dopo 2 minuti il punteggio è di 6-0 per gli Spurs, e tanto per far capire il valore della difesa della squadra texana i primi punti per gli ospiti arrivano solo dopo 4 minuti di gioco.

A metà primo quarto gli ospiti provano addirittura a mettere il naso avanti con un paio di buone iniziative di Evan Turner (discreta la sua prova; miglior marcatore di tutta la partita con 20 punti realizzati, ma con solo 9 su 21 al tiro), ma ecco qua che vengono fuori i giocatori chiave di San Antonio: due triple consecutive di quel Danny Green che conferma di essere un tiratore micidiale (18 punti alla fine per lui, quasi tutti realizzati da fuori con un micidiale 5 su 7 da tre) e due “facili” layup del solito Tony Parker. I San Antonio vanno avanti, allungano e in sostanza chiudono la partita già in un primo quarto che termina con il punteggio di 31 a 13 per la squadra texana. Da segnalare gli ingressi di Ginobili e Belinelli che realizzano entrambi 5 punti con una tripla e un fadeaway a testa.

Secondo quarto che comincia con i padroni di casa che non vogliono mollare e gli ospiti un po' rilassati dopo il grande vantaggio acquisito in avvio: dunque parziale di 10 a 0 per i 76ers e coach Popovich che dopo 3 minuti chiama subito un time out per svegliare i suoi. Risposta che prontamente arriva in campo, grazie a Diaw che decide di mettersi in proprio oltre che regalare cioccolatini ai suoi compagni di squadra e di realizzare 4 punti consecutivi di pregevole fattura. Al nuovo tentativo di aggancio da parte del solito Turner rispondono poi due bombe importantissime di Green e Belinelli che ricacciano i padroni di casa a -13. Si va all’intervallo lungo dopo un paio di “zingarate” del solito Parker che riportano il vantaggio ospite a quasi 20 lunghezze: il tabellone dice 57 a 38 Spurs. Primo tempo dominato dalla squadra di Popovich grazie a una difesa fortissima che ha reso difficile ogni singolo possesso dei Philadelphia, e grazie ad un giro palla fluido in attacco con tanti assist e percentuali da tre punti molto alte grazie a tiri “liberi” derivanti da penetra e scarica. Parker va al riposo con 10 punti a referto ma con 5 assist e una costruzione del gioco davvero impeccabile che ha coinvolto tutti.

La ripresa a questo punto è tutta in discesa per gli Spurs, che allungano ad inizio terzo quarto fino ad arrivare anche al +29 con i canestri del sempre ottimo Leonard e di Parker (che chiuderà la gara quasi in doppia-doppia con 14 punti e 9 assist). A quel punto, con ancora 5 minuti allo scadere della terza frazione sul cronometro, Popovich decide di iniziare a mandare in campo gradualmente le seconde linee e la gara sostanzialmente finisce li. Restano da segnalare altri due canestri (ed a onor di cronaca un tap in facile facile sbagliato) di un ottimo Belinelli che chiuderà la gara con 22 minuti sul parquet, 12 punti realizzati con 5 su 11 dal campo, 6 rimbalzi e 2 assist.

Il punteggio finale recita 109 a 85 per gli ospiti, ma come già detto dice soprattutto che questi Spurs sono una squadra davvero solida che riesce a fare a meno anche di individualità di primo livello sopperendo con tanta difesa e movimenti offensivi impeccabili che coinvolgono nel gioco tutti indistintamente. E’ forse ancora presto per dirlo, ma la sensazione è che anche quest’anno gli Spurs saranno protagonisti fino in fondo nella lotta per il titolo.