Ricominciamo il nostro viaggio nel mondo NBA partendo dal primo “giocatore della settimana” di questa nuova stagione:

Michael Carter-Williams.

Abbiamo assistito tutti al suo exploit nelle prime partite, che ha visto squadre accreditato alla vittoria finale arrendersi all’esplosività del nuovo rookie. Prima di lui solo Shaquille O’Neal era riuscito a vincere il “Player of The Week” alla prima settimana nella NBA.

Il playmaker uscito da Syracuse su Twitter si confessa tifoso dei Boston Red Sox e insieme al compagno Tony Wroten ha appena lanciato una serie di video su Youtube intitolata “Illadelphia, expect the unexpected”, che riprende i giovani 76ers nella vita di tutti i giorni.

Un modo per vedere in azione i giocatori di Phila anche fuori dal campo, in ogni tipo di situazione.

Sempre nell’Atlantic Division poi, nella settimana appena trascorsa abbiamo assistito all’impotenza dei Knicks contro dei rigenerati Timberwolves, che trascinati da uno straordinario Kevin Love hanno letteralmente annientato Melo e compagni.

Proprio Love è protagonista della simpatica clip che gira in rete, dove vediamo il lungo di Minnesota che, dopo aver segnato, “batte il cinque” a Spike Lee (noto tifoso di Knicks) con il regista evidentemente contrariato dopo il canestro subito.

Non è la prima volta che Lee ha un siparietto con un giocatore: come dimenticarsi dell’amorevole scambio di battute con Reggie Miller, dopo che l’Hall of Famer 2013 aveva segnato al Madison Square Garden una tripla di discreta importanza?

Rimaniamo nell'East, sponda Pistons. Sì perché dopo il primo video, l’inedito duo Andre Drummond-Gigi Datome ci regala un’altra perla a sfondo biblico.

Da segnalare che parallelamente all’uscita del video, Datome ha assaggiato i primi veri minuti NBA, concludendo la prima partita con 2 punti segnati in contropiede e un 1/7 dal campo.

Ultima tappa in questa Conference: visitiamo la costa della South East Division, dove gli Orlando Magic non hanno iniziato bene la loro Regular Season, anche se tra le mura amiche si sono dimostrati un avversario ostico da battere, riuscendo a fermare prima Brooklyn e poi i Los Angeles Clippers.

C’è qualche tifoso però che dopo le prime uscite ha deciso di rispolverare un vecchio nomignolo della squadra, in previsione di una stagione che molti si aspettano “to tank”.

Arriviamo quindi alla costa Ovest. Per presentare il prossimo punto di questa rubrica mi avvalgo dell’ausilio del dizionario Italiano:

“Preterizione: figura retorica con cui si finge di non voler dir nulla di ciò di cui si sta parlando, e quindi lo si dice a chiare lettere”.

Sostituite il verbo “parlando” con “giocando”, e scoprirete che questa definizione può calzare alla perfezione ai Los Angeles Clippers. Perché?

Quante volte abbiamo sentito i giocatori, sin dall’inizio del Training Camp, giurare che “Lob City è morta”?

Eppure durante le partite vediamo ancora CP3 che si rende protagonista di innumerevoli alley-hoop per attivare le funzioni cestistiche di, un nome a caso, DeAndre Jordan (che è pericoloso solo negli ultimi 30 centimetri davanti a canestro); ma l’apoteosi si raggiunge in Clippers-Warriors, quando Paul e Blake Griffin riaprono la “Sagra del Lob”. Sarà stato contento Doc Rivers? I tifosi di sicuro si.

Passiamo dal sole di Los Angeles all’altura di Denver, per ammirare l’ultima prodezza (ovviamente extracestistica) di Javale McGee, centro più volte osannato da tifosi di qualsiasi squadra sia per le sue doti fisiche sia per le innumerevoli perle che regala fuori dal campo. Ecco, direttamente dal suo account Twitter, la sua ultima prodezza.

Ps: Dopo questa foto, è stato eletto per acclamazione Imperatore dei Social Network.